La settimana inizia con un’analisi sulla sconfitta di Rajapaksa nello Sri Lanka e l’inizio di una nuova era per il Paese. Poi le spese per la difesa del Giappone e il caso marò, con il prolungamento della licenza per Latorre e la Ue che affronta la vicenda. Lunedì, 12 gennaio: Sri Lanka – La fine dell’Era Rajapaksa
Maithripala Sirisena è il nuovo presidente dello Sri Lanka. Ha interrotto l’Era Rajapaksa battendo alle urne il proprio compagno di partito che aveva impresso al Paese una svolta da "dittatura soft". Le promesse: lotta alla corruzione, fine al nepotismo e un progressivo allontanamento dalla morsa cinese.
Martedì, 13 gennaio: India – Domani nuova udienza per Latorre
Questa settimana potrebbe vedere l’ennesima «svolta» nel caso dei due marò in India. Un appuntamento che, viste le precedenti aspettative di Roma puntualmente disattese dal sistema giuridico indiano (le famose presunte «aperture indiane»), sarebbe il caso di attendere con quanta più precauzione possibile.
Mercoledì, 14 gennaio: Giappone – Cresce la spesa per welfare e difesa
Gli auguri di “prosperità” per il 2015 dell’imperatore Akihito alla nazione, consueti in periodo di shōgatsu – periodo di ferie che in Giappone inaugura un nuovo anno – suonano quanto mai ironici. A guardare gli ultimi dati demografici riguardanti il 2014, sembra infatti che il Paese-arcipelago di "prosperare" non abbia più la forza.
Giovedì, 15 gennaio: India – Marò, prorogata la licenza per Latorre
La Corte suprema indiana ha concesso una proroga del permesso di quattro mesi a Massimiliano Latorre per ragioni mediche. Nella decisione della Corte suprema indiana, accolta con ottimismo da Roma, ha giocato anche la posizione del governo di Delhi che ha dato il proprio via libera. Alla notizia si aggiunge la formalizzazione della nomina di un nuovo ambasciatore italiano in India. E ora tra i due paesi potrebbero aprirsi nuovi margini di trattativa.
Venerdì, 16 gennaio: Marò, Mogherini avverte l’India: a rischio rapporti con Ue
Nella giornata di ieri il caso dei due marò ha per la prima volta registrato il sostegno ufficiale dell’Unione Europea: un’internazionalizzazione della vicenda che va ad inserirsi nei colloqui diplomatici tra India e Italia, in corso – con esiti altalenanti – da quasi tre anni.