Oggi in Asia – Un quarto test nucleare nordcoreano?

In by Gabriele Battaglia

Un quarto test nucleare nordcoreano sarebbe già stato condotto. Secondo un osservatore cinese il test risalirebbe al 2010 e sarebbe stato condotto a bassa potenza. Amnesty denuncia la polizia filippina accusata di torture. In Giappone nuovo arresto per l’artista Rokudenashiko. COREA DEL NORD – C’è già stato un quarto test nucleare

I test nucleare già condotti dalla Corea del Nord potrebbero essere quattro e non tre. Almeno questa è la teoria di un professore cinese che parla di un test a bassa potenza condotto nel maggio del 2010.

Ipotesi che confermerebbe quanto riportato all’epoca dalla stampa ufficiale, ma sempre considerata con scetticismo dalla comunità internazionale. Scetticismo che continua nell’accoglienza riservata da Seul alla notizia. Secondo il governo sudcoreano, le possibilità che Pyongyang possa aver condotto un simile esperimento sono molto basse.

I tre test per i quali i nordcoreani hanno invece ricevuto sanzioni furono condotti nel 2006, nel 2009 e nel 2013


FILIPPINE – La polizia continua a torturare 

Anche sotto l’amministrazione di Benigno Aquino la polizia filippina non ha abbandonato la pratica di torturare i sospetti. La denuncia arriva da Amnesty International.

Ogni anno, ha spiegato il segretario generale Salil Shetty, la commissione nazionale per i diritti umani, registra decine di pestaggi, stupri, uso di scosse elettriche. “La tortura è diffusa e di routine”, aggiunge Shetty.

Un ammonimento per Aquino, il cui mandato presidenziale scade nel 2016 e che aveva fatto della lotta all’impunita e all’arbitrarietà delle forze dell’ordine uno dei temi del suo programma di governo. 

GIAPPONE – Arrestata di nuovo l’artista dei selfie vaginali

Megumi Igarashi artista nota per le sue opere a tema vaginale, è stata nuovamente arrestata perché sospettata di star pianificando la diffusione di dati "osceni" a un gran numero di persone.

Qualche mese fa la donna, conosciuta con il nome d’arte Rokudenashi – ragazza buona a nulla – era stata arrestata per aver diffuso file con la scansione della propria vagina ai sostenitori che avevano donato denaro per la realizzazione di una nuova opera. Anche la proprietaria di un sex shop è stata arrestata con l’accusa di complicità con l’artista.

L’arresto per atti osceni alle due colpisce in particolare a causa della diffusa impunità all’interno dell’industria della pornografia e della pedopornografia giapponese, principalmente orientata agli uomini.

[Foto credit: defensenews.com]