Meeting a sorpresa tra i rappresentanti della diplomazia cinese e giapponese in vista di un probabile incontro tra Shinzo Abe e Xi Jinping a latere del meeting Apec di lunedì. In Mongolia sfiduciato il premier Altankhuyang. Santuari per gruppi terroristici in Pakistan: convocato l’ambasciatore Usa. GIAPPONE – Il presidente del Consiglio nazionale di sicurezza giapponese a Pechino in vista del vertice Apec
Il principale consigliere di politica estera del primo ministro giapponese Shinzo Abe, Shotaro Yachi, è volato oggi a Pechino per incontrare Yang Jiechi, membro del Consiglio di Stato e capo della diplomazia della Rpc.
Dopo giorni di voci riguardo a un incontro informale tra i due leader, i due diplomatici discuteranno la possibilità di un incontro ufficiale tra il premier giapponese e il presidente Xi Jinping a margine del meeting Apec che inizierà lunedì prossimo. I consiglieri del presidente cinese hanno sconsigliato un incontro con il leader giapponese prima di un suo riconoscimento ufficiale della contesa territoriale sulle Senkaku/Diaoyu e la promessa di non visitare più il santuario Yasukuni, dove sono onorate tra le altre le anime di alcuni criminali di guerra di classe A.
“Niente è stato ancora deciso”, ha sottolineato Yoshihide Suga, capo portavoce del governo di Tokyo. “Tuttavia è necessario che i leader della seconda e della terza economia del mondo si trovino a discutere con franchezza”, ha spiegato il funzionario. Da quando è entrato in carica a dicembre 2012, Shinzo Abe non ha mai incontrato ufficialmente il presidente cinese.
MONGOLIA – Premier sfiduciato
Il primo ministro mongolo Norov Altankhuyang non pass a il voto di sfiducia. L’ormai ex premier è accusato di corruzione e nepotismo. Uno dei suoi più stretti alleati è sotto inchiesta per frode, in un caso che riguarda i sussidi al’industria mineraria, carburante della crescita economica del Paese.
Sono 36 su 66 i parlamentari che hanno votato contro il primo ministro. L’incarico è stato assunto ad interim dal vicepremier, Dendev Terbishdagva. L’episodio è l’ultimo scossone per il governo, dopo le dimissioni di sette ministri.
PAKISTAN – Convocato l’ambasciatore statunitense
Mercoledì l’ambasciatore statunitense in Pakistan, Richard Olson, è stato convocato dal governo di Islamabad per chiarimenti su un rapporto del ministero della Difesa che metteva in evidenza la presenza nel Paese di santuari per gruppi terroristici che agiscono in Afghanistan
Commenti senza basi , replica l’esecutivo pakistano.
“Protestiamo per questi commenti ingiustificati” ha replicato il consigliere del premier Nawaz Sharif per la difesa nazionale e gli esteri, secondo quanto riporta una nota della diplomazia pakistana.
[Foto credit: scmp.com]