Kim Jong Un è tornato a farsi vedere in pubblico, dopo settimane di speculazioni sulla sua salute e sul futuro del paese. Ipotesi soluzione consensuale sul caso marò. L’Alta corte australiana ha iniziato le udienze per il procedimento contro il governo di Canberra sulle politiche di immigrazione. COREA DEL NORD- Kim è tornato
Dopo un mese di assenza, Kim Jong Un è tornato a farsi vedere in pubblico. L’assenza aveva dato adito alle più disparate indiscrezioni e speculazioni sulla salute del leader nordcoreano e sulla situazione al vertice del potere. La stampa ufficiale nordcoreana ha diffuso foto di Kim che "dà indicazioni agli scienziati del distretto residenziale di Wisong e mentre visita l’istituto di energia naturale dell’Accademia statale delle scienze".
Non è tuttavia ancora chiara la data delle foto, che mostrano Kim con un bastone in mano. Nei giorni scorsi i media di Stato avevano parlato dei problemi fisici di Kim, che si ritiene abbia subito un’operazione dalle caviglie.
INDIA – Trattative per una soluzione consensuale sul caso dei marò
Il governo indiano starebbe considerando una proposta italiana per la ricerca di una soluzione consensuale sul caso dei due marò. Secondo quanto rivela l’Economic Times, alcuni funzionari di alto livello della sicurezza nazionale.
Il National Security Advisor, Ajit Doval dovrebbe presiedere un meeting ad alto livello sul caso che vede coinvolti Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La Corte suprema terrà un’udienza sul caso il 12 dicembre prossimo. I due militari italiani sono accusati dell’omicidio di due pescatori indiani nelle acque territoriali indiane. L’Italia sostiene invece che l’incidente sia avvenuto in acque internazionali e che quindi i Girone e Latorre dovrebbero essere processati in Italia.
Luigi Gentile, responsabile affari politici e stampa dell’ambasciata italiana di Delhi, ha evitato di commentare, ma le voci su trattative tra le due parti hanno sempre più conferme.
AUSTRALIA – Processo per la politica d’immigrazione
L’Alta corte australiana ha iniziato le udienze del procedimento contro il governo di Canberra accusato dai legali di 157 richiedenti asilo di averli detenuti illegalmente in alto mare per un mese. I richiedenti asilo sono cingalesi, in gran parte tamil, salpati dalle coste meridionali dell’India. Intercettati in mare lo scorso luglio, furono trattenuti su una nave. Il caso rientra nella controversa politica australiana in materia di immigrazione, le cui procedure sono delegate a località offshore e che prevede il trasferimento dei rifugiati in Paesi terzi, quali Cambogia e Papua Nuova Guinea.