Ieri l’Accademia di Stoccolma ha comunicato le motivazioni del premio Nobel per la fisica a uno scienziato americano e due scienziati giapponesi per l’invenzione del Led. Attesa per il Nobel per la pace. Coree, no alle mine anti-uomo ma non nella DMZ. Quattro anni di carcere per il figlio dell’imprenditore accusato della tragedia del traghetto Sewol. GIAPPONE – Dopo il Nobel per la fisica, che altro?
Ieri tre scienziati – un americano di origine giapponese e due giapponesi – si sono aggiudicati il Nobel per la fisica per l’invenzione della luce blu al LED, alla base delle lampadine di nuova generazione. Shuji Nakamura dell’Università della California, Isamu Akasaki e Hiroshi Amano dell’Università di Nagoya si sono visti riconoscere il premio per il loro contributo contro il il riscaldamento globale.
Per molti però in Giappone e all’estero, nelle comunità di giapponesi espatriati, c’è attesa per il Nobel per la pace. Tra i candidati infatti c’è l’articolo 9 della Costituzione nazionale, che sancisce la rinuncia perenne alla guerra.Tutto è partito da una campagna online avviata da una casalinga della prefettura di Kanagawa. Se l’articolo dovesse vincere, aumenterebbe la pressione sul governo giapponese che da poco ha reinterpretato il testo costituzionale in nome dell’autodifesa collettiva.
COREA DEL SUD – Quattro anni di carcere chiesti per il figlio dell’imprenditore accusato del naufragio del Sewol
Quattro anni di reclusione per truffa. È quanto i pubblici ministeri hanno chiesto per il figlio dell’imprenditore accusato della tragedia del traghetto Sewol, affondato lo scorso aprile facendo oltre 290 morti.
Yoo Dae-kyun è accusato di aver sottratto circa 7 milioni di dollari dalla Chonghaejin Marine, l’operatore del traghetto. A processo sono anche altri componenti della famiglia, la madre e due zie di Yoo. Inoltre Seul cerca l’estradizione dalla Francia della sorella maggiore dell’imputato, Yoo Sum-na
COREE – No alle mine anti-persona, ma non nella zona demilitarizzata
Obama è intenzionato a ottemperare alle linee guida della Convenzione di Ottawa e porre un freno all’uso di mine anti-persona. Ovunque tra che nnel confine, demilitarizzato tra le Coree, dove si stima le mine siano almeno tre milioni. Un’eccezione motivata con l’unicità dell situazione della situazione nella penisola.
E dalla Corea del Nord arriva una dura critica contro quella che è definita l’ennesima campagna contro Pyongyang.
[Foto credit: scmp.com]