Oggi in Cina – #Occupy HK, dalla piazza al tavolo

In by Gabriele Battaglia

Iniziati gli incontri tra gli studenti e il governo di Hong Kong. La lotta sugli istituti Confucio: non rinnovata la licenza a due negli Usa. Nuove autoimmolazioni in Tibet. Il problema dell’invecchiamento della popolazione cinese. Non copiamo la democrazia occidentale, dice Qiushi, mensile del Pcc. Casi di dengue nel sud della Cina. HK – DALLA PIAZZA AL TAVOLO
Gli studenti di HK e il governo locale hanno iniziato incontri interlocutori per dare una soluzione politica alla crisi dell’ex colonia britannica. Per ora pochi passi avanti, tuttavia per il movimento si pone urgentemente il problema di darsi una rappresentanza riconosciuta da tutti; ma non è facile, perché al suo interno ci sono diverse anime e poca voglia di leadership.

ISTITUTI CONFUCIO: FUORI DUE
L’Università di Chicago è stata la prima università a non rinnovare la licenza all’istituto Confucio che ospita nel suo campus. Subito a ruota ha seguito la Pennsylvania State. Gli istituti Confucio sono organizzazioni no profit che hanno aperto in ogni angolo del pianeta e che sono sponsorizzate e dirette dall’Hanban, un ufficio per la promozione della lingua cinese direttamente collegato al ministero dell’Istruzione. Solo l’anno scorso hanno speso oltre 200 milioni di euro per promuovere la lingua e la cultura cinese nel mondo, ma sempre più spesso vengono accusati di essere organi di propaganda.

I TIBETANI TORNANO AD AUTOIMMOLARSI
Il 16 e il 17 settembre due nuove autoimmolazioni di tibetani hanno portato a 133 il numero di monaci e tibetani comuni che dal 2009 hanno scelto di darsi fuco come protesta estrema al governo cinese nella regione autonoma del Tibet. La Cina rifiuta con fermezza questo tipo di proteste. Sopravvissuti e parenti vengono arrestati e condannati, in alcuni casi, fino a 15 anni di carcere.

LA POPOLAZIONE INVECCHIA
Le autorità cinesi rivendicano la correttezza della politica di controllo delle nascite attuata negli ultimi trent’anni. La politica universalmente note come del “figlio unico” – che l’ultimo plenum ha trasformato nella politica dei due figli – avrebbe evitato 400 milioni di nascite dal 1980 aiutando il popolo cinese ad uscire dalla povertà e limitando la scarsità delle risorse. La Cina si trova però adesso ad affrontare i problemi della forza lavoro in diminuzione e un invecchiamento rapido della popolazione. I dati dell’ufficio nazionale statistiche parlano chiaro. La forza lavoro è calata di 6 milioni in due anni e gli anziani saranno 360 milioni nel 2030 (oggi sono 200 milioni).

LA DEMOCRAZIA NON È UN VALORE OCCIDENTALE
La “democrazia in stile occidentale” non è un valore occidentale e copiarla ciecamente può solo portare a disastri. Dopo il presidente Xi Jinping è il mensile di Partito Qiushi (Cercando la verità) ad affermarlo. Porta gli esempi delle situazioni caotiche dell’Afghanistan, dell’Egitto, dell’Iraq e della Libia. Ma si guarda bene dal citare esplicitamente le recenti proteste di Hong Kong.

PERICOLO DENGUE A SUD
Il numero di pazienti affetti da febbre Dengue nella regione meridionale del Guangdong è raddoppiato nell’ultima settimana. Oltre 21mila casi, per un totale di venti città affette. Se non si riesce a contenere il contagio (un compito difficile visto che spesso il virus è portato dalle zanzare) nel giro di un mese potrebbe espandersi ad altre regioni divenendo un’emergenza nazionale. Per ora sono morte sei persone. 

[Foto credit: scmp.com]