Singapore apre alle quotazioni di aziende cinesi

In by Simone

La borsa di Singapore è a lavoro per preparare la quotazione di alcune grosse società cinesi. Le prime ipo sono attese per il 2015, quando saranno trascorsi due anni dall’ultimo collocamento cinese sulla piazza della città-Stato.
Uno sviluppo sull’onda prima delle aspettative e poi del successo del debutto a Wall Street di Alibaba. La decisione di Singapore di allentare le regole per le società cinesi rientra inoltre nella competizione con Hong Kong. «La Cina è nei nostri radar da diverso tempo», ha detto Lawrence Wong, vicepresidente esecutivo della Singapore Stock Exchange, citato da Bloomberg.

Tappa del riavvicinamento è stata lo scorso novembre la firma di un accordo tra la borsa della città-Stato e la China Securities Regulatory Commission, la Consob cinese, che permette la quotazione diretta delle imprese d’oltre Muraglia, previa autorizzazione della CSRC,e quindi sotto un più stretto controllo di Pechino.

In precedenza per quotarsi a Singapore, le società cinesi sfruttavano infatti holding con sede nelle Isole Vergini Britanniche o nelle isole Bermuda.

Già lo scorso gennaio i cambiamenti nei regolamenti avevano fatto prevedere prossime ipo di grandi azionariati di Stato cinesi nel centro finanziario del sudest asiatico, riallacciando così il filo che si era spezzato due anni fa, con l’ultima quotazione cinese, quella della Sincap, datata giugno 2012.

Gli investitori singaporiani e i cinesi cercano inoltre di ricucire la fiducia che una serie di scandali sulla gestione delle cosiddette S chip, ossia le quotate cinesi, aveva eroso negli anni passati.

[Foto credit: straitstimes.com]