Susan Rice, consigliera per la Sicurezza Nazionale, prepara il terreno a Barack Obama per il suo viaggio di novembre in Cina. Xi Jinping in visita ufficiale in Sri Lanka e India la prossima settimana. Aumentano i suicidi tra gli anziani. La ristrutturazione di Pechino continua: dopo Gulou, un altra ondata di ricostruzioni. CINA-USA: LA RICE PREPARA IL TERRENO A OBAMA
Costruire un rapporto di fiducia reciproco pur riconoscendo interessi, sistemi, progetti, culture diverse, se non divergenti. Del resto, su alcuni punti si può e si deve cooperare: nella fattispecie, sicurezza, finanza e infrastrutture. È questo il senso del messaggio che il presidente cinese Xi Jinping ha fatto pervenire al dirimpettaio statunitense Barack Obama, via Susan Rice, la consigliera per la Sicurezza Nazionale in visita a Pechino per preparare il prossimo viaggio, previsto a novembre, del presidente Usa. I due Paesi cercano anche un modo per evitare i rischi di “incidente” tra le rispettive forze areonavali nei trafficatissimi mari che circondano la Cina, eventualità che di recente tende a ripetersi. Fonti Usa hanno anche rivelato che nei tre giorni di colloquio, la Rice ha cercato la collaborazione di Pechino nella nuova “missione” Usa contro l’Isis, senza però offrire ulteriori informazioni
XI GOES INDIA
Tra il 12 e il 19 settembre, Xi Jinping sarà in viaggio ufficiale in Sri Lanka, Tagikistan e, soprattutto, India. Per la prima volta, Xi incontrerà il neoeletto premier indiano Narendra Modi. Al centro dei colloqui indiani, la risoluzione di antiche dispute territoriali e squilibri commerciali, al fine di riavvicinare i due Paesi più popolosi del mondo. Pechino è da tempo ai ferri corti con Giappone, Filippine e Vietnam per le questioni insolute nei mari cinesi orientale e meridionale, un appianamento delle diatribe con l’India sarebbe una boccata d’ossigeno. Il terreno sembra propizio perché Modi cerca investimenti cinesi, soprattutto in infrastrutture, per porre parzialmente rimedio ai 34 miliardi di dollari di squilibrio commerciale che l’India sconta con la Cina.
Per Xi, altra tappa importante in Tagikistan, dove è previsto il vertice della Shanghai Cooperation Organization, la “Nato d’Oriente”.
SUICIDI DEGLI ANZIANI
Sia nella Cina continentale sia a Hong Kong è in aumento l’inquietante fenomeno dei suicidi tra gli anziani. Il senso di inutilità e di abbandono sofferto dai vecchi sembra accomunare sia l’iperurbanizzata ex colonia britannica sia le aree rurali della Cina, con sfumature diverse. Se infatti a Hong Kong sembra prevalere la scelta di “togliere il disturbo” per non divenire un “fardello inutile” nella città ultra-competitiva, in Cina sono le trasformazioni sociali degli ultimi anni, con l’abbandono delle campagne da parte dei giovani, a provocare un senso di inutilità e abbandono alla popolazione anziana. L’intensità del fenomeno varia poi a seconda delle zone e delle tradizioni culturali. Il problema va comunque affrontato, dato che i vecchi stanno aumentando sempre più in tutta la Cina.
LA RISTRUTTURAZIONE CONTINUA
Non solo Gulou, il vecchio quartiere di hutong a Pechino raso al suolo e in fase di ricostruzione: il processo di ristrutturazione del patrimonio immobiliare della Cina è continuo e diffuso, soprattutto nelle dimenticate regioni centrali e occidentali.
Secondo la rivista economica Caixin, dal 2008 al 2012, i governi locali hanno ricostruito 12,6 milioni di abitazioni, l’anno scorso 3,2 milioni e il programma di quest’anno punta a 4,7 milioni di case. Colate di cemento, progetti di diversissima natura, il tutto in mano ai governo locali che spesso non hanno abbastanza soldi per i lavori e si arrangiano con tasse e altre forme di finanziamento. Il “cantiere Cina” non garantisce profitti e da più parti si chiedono investimenti allo Stato.
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