Ricavi in crescita, Alibaba avvia il buy-back delle azioni

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Nei prossimi due anni Alibaba porterà avanti un programma di buy-back da 6 miliardi di dollari.


Il gigante cinese dell’e-commerce ha annunciato il nuovo piano di riacquisto di azioni proprie parallelamente alla pubblicazione dell’ultima trimestrale chiusa con ricavi per 5,6 miliardi, in aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e un utile a 1,4 miliardi, in aumento dell’85% sebbene al di sotto del consenso e sul quale ha pesato il venire meno di alcune agevolazioni fiscali legate agli investimenti fatti nel 2015 in Suning. L’ebitda adjusted si è invece attestato a 2,4 miliardi.

Per l’intero anno fiscale, che si è chiuso a marzo, il fatturato è salito del 56% a 158 miliardi di yuan, pari a circa 22,9 miliardi di dollari, con un utile di a 41,2 miliardi di yuan (5,9 miliardi di dollari), in flessione del 42%. «Abbiamo avuto un altro trimestre e un altro anno eccellenti», ha commentato il ceo del gruppo Daniel Zhang. A fare bene è stato in particolare il giro d’affari legato alle attività commerciali «core» (+47% a 4,58 miliardi di dollari), il cloud computing cresciuto a tripla cifra , +103%, a 314 milioni di dollari e la divisione media digitali e intrattenimento, che ha chiuso in con un +234% a 571 milioni di dollari.

«La nostra base ricavi si sta diversificando», ha precisato il direttore finanziario Maggie Wu.

Sui risultati sotto le attese hanno influito però gli investimenti nel cloud e nel digitale, per sfidare la concorrenza di Baidu e Tencent, gli altri due campioni della tecnologia cinesi. La creatura di Jack Ma, che proprio in questi giorni si è riguadagnato lo scettro di uomo più ricco della Cina scalzando Wang Jianlin dal primato, continua comunque a crescere, forte anche del dominio sul mercato dello shopping online cinese tramite la piattaforma Taobao e grazie a Tmall, con la quale controlla circa la metà delle transazioni del business to consumer.

Nell’ultimo anno gli acquirenti cinesi attivi sui marketplace del gruppo sono stati 453 milioni, 11 milioni in più rispetto ai dodici mesi precedenti. Gli smartphone hanno continuato a essere il canale privilegiato per fare acquisti.

I ricavi da mobile sono infatti stati pari all’80% dei ricavi fatti nella Repubblica popolare, con una crescita dell’80% anno su anno a 13,1 miliardi di dollari. Nel quartier generale di Hangzhou sembra però chiaro che l’espansione futura rischia di bloccarsi sui limiti stessi di un mercato comunque enorme come quello cinese. Pertanto il richiamo del management alla diversificazione, non soltanto settoriale ma anche geografica.

I ricavi dal commercio internazionale sono stati pari a 353 milioni di dollari, con un incremento del 312%. Un risultato ottenuto soprattutto grazie al consolidamento di Lazada e quindi al mercato del Sud-est asiatico.

di Andrea Pira