Il governatore di Tokyo, Yoichi Masuzoe, viene ricevuto alla Casa Blu per discutere delle tensioni tra Tokyo e Seul sulla questione delle comfort women. In Thailandia sono due le vittime di un attentato a Betong, meta turistica popolare nel Sud del Paese. Un artista esule nordcoreano vuole esporre i suoi lavori a Pechino. COREA DEL SUD – Ricevuto il governatore di Tokyo
Yoichi Masuzoe si conferma uomo della diplomazia giapponese. Dopo la sua visita in Cina per “imparare dall’esempio di Pechino”, in vista dell’organizzazione dei Giochi olimpici di Tokyo 2020, oggi Masuzoe è stato ricevuto dalla presidente sudcoreana Park Geun-hye, in un periodo in cui le relazioni tra Tokyo e Seul sono tese.
Al centro dell’incontro tenutosi nella Casa blu, la residenza dei presidenti sudcoreani, la questione delle donne di conforto. “La questione non è esclusivamente bilaterale, ma ha a che vedere, in generale, con i diritti umani”, ha detto la presidente Park.
L’incontro arriva a un giorno di distanza dal richiamo al Giappone da parte della Commissione Onu per i diritti umani, sul riconoscimento delle responsabilità nella vicenda da parte dell’attuale governo di Tokyo, guidato dal conservatore Shinzo Abe. Tra il 1930 e il il 1945 si stima che oltre 200 mila donne – soprattutto coreane – siano state costrette a prostituirsi per le forze di occupazione giapponesi.
THAILANDIA – Attentato a Betong, due morti e 40 feriti
È di almeno due morti e 40 feriti il bilancio di un attentato a Betong, nella provincia meridionale thailandese di Yala. L’esplosione è avvenuta nelle vicinanze di un albergo della città, popolare meta turistica nella provincia attraversata da tensioni separatiste da parte di movimenti islamisti. L’esplosivo era piazzato su un veicolo non lontano dall’albergo.
L’attentato è l’ennesimo nel sud della Thailandia, Paese a maggioranza buddhista, ma nel quale le province meridionali di Yala, Pattani e Narathiwata, a maggioranza musulmane, sono teatro di resistenza al governo centrale. Un conflitto che dal 2004 ha fatto almeno 6.100 morti.
COREA DEL NORD – Artista dissidente vuole esporre a Pechino
Un esule nordcoreano conosciuto per i suoi dipinti satirici in cui si fa gioco della società sotto il regime dei Kim ha intenzione di tenere una mostra a Pechino, riferisce l’agenzia Yonhap. Sun Mu, questo lo pseudonimo, fuggì dalla Corea del Nord nel 1998, rifugiandosi in Corea del Sud nel 2001. L’artista è conosciuto come “il senza volto” perché non accetta di essere fotografato per evitare ritorsioni sulla sua famiglia.
Artista di propaganda, fu il primo rifugiato a studiare pittura nel Sud. Tra le opere più conosciute c’è la serie Happy Children, che il sorriso forzato di ragazzi nordcoreani.
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