A Yumen è allarme peste bubbonica dopo che un uomo è morto dopo aver contratto la malattia da una marmotta. Il governo cinese annuncia ritardi nei maggiori aeroporti a causa di esercitazioni militari aeree. Lo scandalo della carne avariata nei McDonald’s della Cina. Detroit comprata da invistitori cinesi. PAESE CHIUSO PER PESTE
La Cina ha messo in quarantena la città nord-occidentale di Yumen (100mila abitanti) dopo che una persona è morta di peste bubbonica la settimana scorsa.
La vittima, un uomo 38enne, è stato infettato da una marmotta ed è morto il 16 luglio. Diversi quartieri della città nella provincia del Gansu sono stati trasformati in zone di quarantena speciali, riporta Xinhua.
L’agenzia ufficiale cinese comunica anche che 151 persone che sono venute in contatto diretto con la vittima sono state messe in quarantena. Nessuno ha finora mostrato segni di infezione, dice Xinhua.
ESERCITAZIONI MILITARI, AEREI IN RITARDO
Fino al 15 agosto, volare in Cina sarà probabilmente un piccolo incubo. Le autorità cinesi hanno infatti annunciato probabili ritardi nei maggiori aeroporti a causa di “esercitazioni ad alta frequenza di un altro utente” e a 12 aeroporti è stata imposta una riduzione del 25 per cento dei voli. Alla radice, prolungate esercitazioni militari nella Cina centro-orientale, considerata l’area più sensibile in caso di attacco nemico. Gli aeroporti cinesi sono già tra quelli che accumulano i maggiori ritardi al mondo, problema che dà luogo talvolta a episodi di violenza a opera di passeggeri esasperati. Il problema vero è che le rotte civili coincidono con quelle militari e sono spesso intasate dai voli dell’esercito, che hanno la precedenza.
CARNE PUTREFATTA
Un quarto dei ristoranti McDonald in Cina è stato colpito da uno scandalo dovuto al fatto che uno dei principali fornitori ha probabilmente utilizzato carne avariata.
Circa 500 “Mac” in tutta la Cina orientale, in Jiangsu, Anhui e Zhejiang e nelle città di Shanghai e Fuzhou, stanno servendo "un menu limitato" da quando è scoppiato lo scandalo, comunica il portavoce di McDonald. In misura minore, lo scandalo ha colpito anche Starbucks, Burger King, KFC e Pizza Hut. Tutte le società si sono scusate e hanno detto di avere reciso ogni legame con Shanghai Husi, il produttore di carne sotto accusa.
DETROIT CINESE
Da quando Detroit ha dichiarato bancarotta lo scorso luglio, è diventata meta delle imprese immobiliari cinesi, complice un servizio della tv di Stato, CCTV, in cui si sosteneva che le proprietà della città del Michigan costavano meno di un paio di scarpe. La Cina è negli ultimi anni diventata il secondo più grande investitore straniero nel settore immobiliare USA dopo il Canada, anche a causa del dollaro debole e della crescita dello yuan. E per i palazzinari cinesi, che in patria devono affrontare il tentativo del governo di raffreddare la bolla immobiliare, investire all’estero è un’ottima soluzione, anche se sono costretti spesso a rispettare vincoli paesaggistici. Mentre la maggior parte degli acquirenti punta su investimenti affidabili in città come San Francisco, Los Angeles e New York, altri sono alla ricerca di nuove frontiere. Ed ecco la disastrata Detroit.