La Cina è al lavoro per risolvere la situazione palestinese. Pechino teme infatti un’escalation nell’area che possa estendersi a tutto il Medioriente. Un funzionario regionale condannato all’ergastolo per tangenti. Lo yuan, la valuta nazionale cinese, è sempre più internazionale. Il valore degli scambi internazionali supera il mezzo milione di dollari. CINA E PALESTINA
Diplomazia cinese al lavoro in Medio Oriente. L’inviato speciale Wu Sike è in viaggio nella regione (15-26 luglio), rivelando una maggiore presenza di Pechino nell’area. La Cina teme soprattutto un’escalation che coinvolga tutta la regione. Wu sta incontrando i leader palestinesi e israeliani e visitando altri Paesi del Medio Oriente nel tentativo di allentare le tensioni.
Alla vigilia del viaggio, l’inviato speciale aveva dichiarato che la Cina si oppone alla violenza contro i civili e ha invitato entrambe le parti a risolvere le dispute attraverso il dialogo.
Lo scorso maggio Pechino ha ospitato due visite parallele di Mahmoud Abbas e Benjamin Netanyahu. A quel tempo, Xi Jinping aveva detto ad Abbas che la Cina sostiene la pacifica coesistenza dei territori palestinesi e di Israele, nonché uno stato palestinese indipendente che goda di piena sovranità sulla base dei confini del 1967.
ERGASTOLO PER CORRUZIONE
Un funzionario regionale cinese è stato condannato all’ergastolo per tangenti. È il primo burocrate di alto rango a subire tale condanna, nell’ambito della vasta campagna corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping oltre un anno fa.
Wang Suyi, 53 anni, era stato precedentemente rimosso dal suo incarico come capo del dipartimento del Lavoro del partito comunista nella Mongolia Interna.
YUAN SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALE
Il valore degli scambi transfrontalieri in renminbi/yuan (RMB) è stato di 3.270 miliardi di yuan (531.150 milioni dollari) nel primo semestre del 2014, in crescita di 1.220 miliardi di yuan anno su anno, secondo gli ultimi dati della banca centrale cinese. La crescita rivela la progressiva internazionalizzazione della valuta cinese, usata sempre più al posto del dollaro negli scambi bilaterali tra Cina e mondo. Tecnicamente, la rapida ascesa dello yuan nel commercio transfrontaliero è legata alla crescita dei mercati off-shore del TMB all’estero: Hong Kong, Londra e Singapore soprattutto. I pagamenti globali in yuan hanno continuato ad espandersi dal 2009, da quando cioè la Cina ha varato il regolamento per il commercio transfrontaliero della valuta, che rappresenta ora l’1,62 per cento dei pagamenti globali, settima in tutto il mondo.
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