Due persone sono indagate per lo stupro di una bambina di 6 anni in una scuola di Bangalore. Almeno 38 persone sono rimaste vittime del nuovo tifone che ha colpito le Filippine all’inizio di questa settimana. Buone notizie per l’ex premier thailandese Yingluck Shinawatra: potrà lasciare il paese.INDIA – Bangalore, stuprata bambina a scuola, protesta dei genitori
Una bambina di sei anni sarebbe stata stuprata da due dipendenti – un custode e un insegnante di educazione fisica – di una rinomata scuola di Bangalore nell’India meridionale.
L’aggressione sarebbe avvenuta il 2 luglio scorso, ma i genitori della bambina lo avrebbero scoperto solo pochi giorni più tardi, dopo che la giovane ha lamentato dolori allo stomaco ed è stata di conseguenza portata in ospedale.
Centinaia di genitori hanno protestato fuori dai cancelli della scuola, chiedendo a gran voce sicurezza per i propri figli. La polizia ha preso in carico il caso ma non ha ancora proceduto all’arresto dei due sospetti.
Secondo le statistiche ufficiali citate dalla Bbc il numero di stupri denunciati alle autorità sarebbe aumentato: nel 2013 uno stupro è stato denunciato ogni 21 minuti. Rimangono tuttavia problemi a livello giuridico e culturale, nonostante il nuovo premier Narendra Modi abbia promesso tolleranza zero.
FILIPPINE – Tifone Glenda, il bilancio sale a 38 vittime
Sono almeno 38 i morti per il tifone Rammasun che si è abbattuto sulle Filippine. Gli sfollati che hanno trovato riparo nei centri di accoglienza sono 530mila. Milioni nelle province a sudest della capitale Manila sono rimasti senza energia.
La tempesta si sta spostando ora vero l’isola cinese di Hainan. Oggi intanto sia gli uffici governativi sia la borsa hanno ripreso a lavorare, mentre restano chiuse le scuole. Secondo il direttore esecutivo dell’Agenzia per i disastri naturali, sono almeno settemila le abitazioni distrutte e 19mila quelle danneggiate.
Le perdite in infrastrutture sono apri a un milione di dollari, 14 milioni le perdite nell’allevamento e nei raccolti.
THAILANDIA – Yingluck può andarsene
L’ex premier thailandese Yingluck Shinawatra potrà lasciare il Paese. La revoca del divieto di uscire dalla Thailandia è stata concessa dalla giunta militare golpista che ha assunto il potere lo scorso maggio.
La richiesta dell’ex prima ministra “ha tenuto un basso profilo”, senza violare le regole imposte dall’esercito, ha spiegato un portavoce dei militari. Yingluck ha chiesto di potersi recare in viaggio in Europa da 20 luglio al 10 agosto.
Nei mesi scorsi sono stati almeno 28 i morti nelle proteste antigovernative che hanno portato alla caduta dell’esecutivo guidato da Yingluck, sorella dell’ex premier Thaksin, deposto a sua volta nel 2006 da un colpo di stato militare. La giunta golpista ha intanto annunciato che le elezioni non si terranno prima di ottobre 2015.
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