Oggi in Asia – Myanmar, stampa sotto assedio

In by Gabriele Battaglia

In Myamnar, la polizia cerca di identificare circa 50 giornalisti che hanno manifestato senza autorizzazione contro la condanna di quattro colleghi. In Cambogia arrestati quattro parlamentari dell’opposizione in seguito a scontri con la polizia. Rischio contaminazione per le risaie intorno alla centrale nucleare di Fukushima. MYANMAR – Perquisizioni in redazione

La polizia birmana è pronta perquisire la redazione della rivista Unity per identificare i circa 50 giornalisti che sabato avevano manifestato senza autorizzazione contro la condanna a 10 anni di carcere e lavori forzati per quattro reporter e per l’amministratore delegato del magazine per un servizio su un’impianto per la fabbricazione di materiale chimico, con il quale avrebbero violato segreti di stato.

Secondo quanto riporta Irrawaddy, i giornalisti rischiano di essere incriminati in base alla legge sulle manifestazioni pacifiche, che prevede un’autorizzazione. La protesta era rivolta contro il presidente Thein Sein, con cui il consiglio per la stampa ha cercato di instaurare un dialogo per esprimere le preoccupazioni sullo stato della libertà d’espressione nel Paese. 

CAMBOGIA – Arrestati quattro parlamentari dell’opposizione

Quattro parlamentari dell’opposizione cambogiana sono stati arrestati al termine di scontri tra alcune guardia di sicurezza e manifestanti che affluivano a una protesta guidata dal Partito per la salvezza cambogiano. La manifestazione chiedeva la riapertura del Parco della Libertà a Phnom Penh , vietato alle proteste dallo scorso gennaio.

L’arresto dei quattro parlamentari riapre anche lo scontro politico che il Paese vive dal luglio dell’anno scorso, quanto il primo ministro Hun Sen fu riconfermato al potere, sebbene con il sospetto di irregolarità. Il fatto che quattro deputati siano stati picchiati e arrestati, scrive il Phnom Penh Post citando il portavoce del ministero dell’Interno, è stato giustificato con il boicottaggio dell’opposizione ai lavori parlamentari.

Essendosi rifiutati di sedere in Parlamento come forma di contestazione al risultato elettorale, i componenti dell’opposizione, sebbene eletti, non saranno considerati parlamentari finché non prenderanno il loro seggio.

GIAPPONE – Rimozione macerie, contaminate anche le risaie

Raccolti contaminati e aumento delle sostanze radioattive nell’aria. Sarebbe stato questo il risultato della rimozione l’anno scorso di alcune macerie radioattive dalla centrale nucleare di Fukushima.

Quattro risaie fuori dalla zona di esclusione intorno alla centrale sono state infatti trovate con livelli di cesio superiori alla media. Proprio in questi giorni Tepco, la società che gestisce l’impianto danneggiato da un terremoto e tsunami nel 2011, definisce i dettagli della rimozione delle macerie dall’area dell’impianto.

Un’operazione delicata, a forte rischio ambientale, che potrebbe attirare nuove critiche sill’operato della utility di Tokyo.

[Foto credit: time.com]