In una nota, Pechino vieta ai funzionari pubblici dello Xinjiang "di digiunare e di prendere parte ad altre attività religiose". L’informativa, diffusa all’inizio del mese del ramadan, rischia di acuire le tensioni già forti con la minoranza uigura. E ancora- Arresti nella cerchia di Zhou Yongkang e la coperta di un gene che permette ai tibetani di adattarsi meglio in un ambiente con ossigeno rarefatto.
UIGURI: RAMADAN VIETATO
Pechino ha vietato a dipendenti pubblici, studenti e insegnanti dello Xinjiang di partecipare al Ramadan. Il partito comunista è ufficialmente ateo e per anni ha posto limitazioni al digiuno nello regione autonoma che ospita la maggior parte dei musulmani uiguri. La decisione potrebbe acuire le tensioni che di recente hanno provocato violenze: 200 morti nell’ultimo anno, tra “separatisti” (come li definisce Pechino) e forze di sicurezza. Gli uffici pubblici sparsi in tutta la regione hanno pubblicato avvisi che vietano al proprio personale – spesso anche a quello in pensione – di partecipare al digiuno rituale e a “altre celebrazioni religiose”.
ALTRI 3 ARRESTI NELLA CERCHIA DI ZHOU YONGKANG
Altri tre ex collaboratori di Zhou Yongkang sono stati espulsi dal Partito comunista per corruzione e dovranno ora affrontare un procedimento penale. L’ex plenipotenziario della sicurezza di Stato, sotto indagine, potrebbe essere ufficialmente incriminato a breve. Sarebbe il più alto funzionario messo sotto processo dai tempi della Banda dei Quattro. I primi due caduti in disgrazia sono Ji Wenlin, ex vice governatore di Hainan, e Yu Gang, ex collaboratore stretto di Zhou. Entrambi sono stati segretari di Zhou. Il terzo è Tan Hong, ex funzionario del ministero della Pubblica Sicurezza, alla cui testa c’è stato Zhou dal 2002 al 2007. I primi due sono stati anche accusati di avere avuto relazioni extraconiugali. I membri del Partito comunista possono essere puniti per comportamenti immorali, come l’adulterio.
IL GENE DEI TIBETANI
I tibetani, che vivono in un ambiente d’alta quota con ossigeno limitato, potrebbero aver ereditato la loro capacità di adattamento da un antico antenato dell’uomo scoperto appena quattro anni fa. Studi precedenti avevano identificato una versione del gene EPAS1 come responsabile alla capacità dei tibetani di adattarsi al loro ambiente d’alta quota. La variante, che non si trova in altri popoli, è rilevata nei resti dell’Homo di Denisova, una specie umana che ha vissuto circa 41mila anni fa.