Oggi in Cina – Hu Yaobang, un ricordo a 25 anni dalla morte

In by Gabriele Battaglia

Dalla morte di Hu Yaobang sono passati 25 anni. Il 17 aprile dell’89 aveva deciso di scendere in piazza Tian’anmen con gli studenti. Un aumento dei film stranieri in Cina. I petizionisti davanti agli alberghi a Zhengzhou in Henan. Le leggi per la tutela degli animali in Cina verranno migliorate. Ricorrono oggi i 25 anni della morte di Hu Yaobang. La miccia di Tian’anmen

Hu era stato un uomo di Partito importante. Sotto Mao era cresciuto all’ombra del compagno Deng Xiaoping. Come lui era stato purgato, richiamato e nuovamente purgato durante la Rivoluzione culturale. Ma quando Mao era morto, era stato uno dei primi a togliersi la divisa blu per indossare una giacca all’occidentale.

Durante gli anni in cui era segretario generale del Partito aveva incoraggiato gli intellettuali a discutere di media, democrazia e diritti civili. Nonostante la sua alta carica nella nomenklatura, non credeva che il comunismo potesse essere la soluzione a tutti i mali.

Voleva anche ricucire i rapporti con i giapponesi, convinto che non si potessero addossare ai civili le colpe dei soldati. Insieme all’allora premier Zhao Ziyang aveva cominciato un programma contro la corruzione che prevedeva indagini anche sui figli dei funzionari di alto livello del Partito.

E così si era fatto molti nemici. Il 17 aprile 1989 decine di migliaia di studenti si erano recati in piazza per commemorare il defunto Segretario del Partito Hu Yaobang. Fu questa la miccia che fece esplodere le proteste di piazza Tian’anmen


Più film stranieri

Secondo Holywood Reporter la quota annuale di film stranieri amessi sul mercato cinese aumenterà presto da 34 a 44 pellicole. Nel 2013 il botteghino della Repubblica popolare ha fatturato oltre 2,6 miliardi di euro, il 28 per cento in più rispetto all’anno precedente. E qualcuno predice che il mercato cinese supererà quello americano entro il 2020.


Se i petizionisti si spostano davanti agli alberghi

A Zhengzhou, capoluogo della regione dello Henan – il cuore della Cina, l’ex granaio dell’Impero – gli ispettori della campagna anti corruzione hanno tenuto un meeting in un albergo. Ma l’accesso è stato vietato alle centinaia di petizionisti che si sono recati sul posto perdenunciare i torti subiti dai funzionari locali.

Una Cina più animalista

Le leggi per la tutela degli animali veranno presto migliorate. E’ questa la promessa dev vicedirettore della divisione per gli esperimenti sugli animali dell’Istituto nazionale per il controllo sul cibo e sulle medicine. In Cina sono circa 12 milioni all’anno gli animali usati come cavie. I nuovi regolamenti dovrebbero in primo luogo diminuirne il numero.