Oggi in Cina – Al via l’urbanizzazione

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Domenica è stato presentato il piano per l’urbanizzazione sostenibile nei prossimi sei anni. Raddoppia la banda di oscillazione dello yuan rispetto al valore del dollaro. I controlli a sorpresa che coinvolgeranno amministrazioni provinciali e organismi statali. Update sul caso del volo Mh370 scomparso. Parte l’urbanizzazione

La Cina ha presentato domenica il tanto atteso piano per l’urbanizzazione sostenibile nel periodo 2014-2020.

La chengzhenhua, urbanizzazione delle piccole e medie città, “incentrata sull’uomo e rispettosa dell’ambiente”, è lo strumento principale identificato dalla leadership di Pechino per compiere un ulteriore salto verso la modernizzazione.

Viene quindi presentata come motore di una crescita economica sostenibile nel piano redatto congiuntamente dal Comitato Centrale del Partito Comunista e dal Consiglio di Stato, cioè il governo.

“La domanda interna è la spinta fondamentale per lo sviluppo della Cina, e il maggiore potenziale di espansione di questa domanda si fonda sull’urbanizzazione
”.

Lo yuan oscilla

Da oggi, lo Yuan/Renminbi raddoppia la propria banda di oscillazione rispetto al valore del dollaro. La banca centrale cinese ha deciso nel week-end che il tasso di cambio rispetto alla moneta Usa potrà oscillare fino al 2 per cento verso l’alto o verso il basso da un punto medio che la stessa banca fissa ogni giorno.

Tale banda era rimasta inchiodata all’1 per cento dal 2012. Si ritiene che le autorità cinesi stiano muovendo nella direzione di una liberalizzazione del valore della moneta, che al momento resta però ancorato a quello del dollaro Usa.

Anticorruzione a sorpresa

Improvvisi controlli anticorruzione sono come una “spada di Damocle” che scoraggia i funzionari sospetti, ha dichiarato ieri Wang Qishan, segretario della Commissione Centrale per l’Ispezione e la Disciplina, il massimo organismo di controllo.

Wang ha espresso la propria osservazione mentre stava annunciando un nuovo round di ispezioni che saranno effettuate presso 11 governi provinciali e altre istituzioni. Si tratterebbe del terzo giro di ispezioni dal maggio scorso.

Questa volta gli ispettori andranno a Pechino, Tianjin, Liaoning, Fujian, Shandong, Henan, Hainan, Gansu, Ningxia e Xinjiang, e faranno anche visita al Xinjiang Production and Construction Corps, un’organizzazione governativa semi-militare che sovrintende allo sviluppo della remota e irrequieta regione più occidentale della Cina.

Mh370, update

Undici nuove nazioni – dalle repubbliche centroasiatiche ex sovietiche, alla Francia e all’Australia – si sono aggiunte alle quattordici che già stanno cercando il volo di linea MH370, scomparso sulla rotta Kuala Lumpur-Pechino più di una settimana fa.

Dopo che si è appreso che l’aereo avrebbe deviato il proprio percorso volando verso occidente per ore, la vasta area di ricerca comprende ora due corridoi: uno si estende dal nord della Thailandia al confine di Kazakistan e Turkmenistan; l’altra va dall’Indonesia all’Oceano Indiano meridionale.

Le indagini si concentrano in questo momento sui due piloti perché – si dice – solo mani esperte avrebbero potuto manomettere gli strumenti a bordo in modo da continuare il volo senza lasciare tracce.

[Foto credits: businessinsider.com]