Il premier nipponico Abe spiega di non avere intenzione di rivedere la dichiarazione di Kono con cui Tokyo si scusò per lo sfruttamento delle ragazze costrette a prostituirsi durante il conflitto mondiale. Record di traffico illegale di oro in India. Il governatore di Giacarta candidato alle presidenziali. GIAPPONE – Abe smentisce la revisione della dichiarazione Kono
Il premier nipponico, Shinzo Abe, ha smentito l’ipotesi di revisione della cosiddetta dichiarazione Kono del 1993, con cui Tokyo riconobbe le comfort women, le donne costrette a prostituirsi per le truppe nipponiche durante la seconda guerra mondiale.
La dichiarazione che prende il nome dall’allora capo di gabinetto Yohei Kono fu la prima ammissione di responsabilità. Durante una sessione del comitato per il bilancio della Camera alta, il premier ha detto di provare dolore per quanto subito dalle donne.
“Concordo con le posizioni prese dai miei predecessori”, ha inoltre spiegato Abe riferendosi alle scuse presentate nel 1995 dall’allora primo ministro Tomiichi Murayama.
La dichiarazione Kono si fondava sulle testimonianze di 16 donne sudcoreane scelte da Seul dopo aver dichiarato di essere state costrette a prostituirsi dai militari giapponesi. L’ipotesi di revisione era stata accompagnata dalle proteste di Seul. Negli ultimi mesi non sono mancate presi di posizione revisioniste di funzionari nipponici, che hanno portato Cina e Corea del Sud ad accusare Tokyo di voler riscrivere la storia e il passato militarista.
INDIA – Record di traffico illegale d’oro nel paese
Tradizionalmente in India acquistare oro viene considerato un efficace investimento a lungo termine, un’assicurazione da far valere in tempi di magra o, in particolare, nel momento di "dare in sposa" una figlia. L’India è il primo consumatore d’oro al mondo, caratteristica che negli anni ha contribuito a incrementare il preoccupante deficit interno (88 miliardi di dollari a fine 2013).
Per contrastare la tendenza negativa il governo, nel giugno dello scorso anno, ha alzato la tassa sulle importazioni d’oro al 15 per cento, contando di disincentivare l’acquisto del metallo prezioso dall’estero e tenere sotto controllo la bilancia commerciale. Esperimento fallito miseramente, secondo Bbc, con un incremento del contrabbando d’oro del 300 per cento negli ultimi sei mesi, in particolare proveniente dall’Arabia Saudita.
INDONESIA – Jokowi candidato presidente
Il governatore di Giacarta, Joko Widodo, correrà per le elezioni presidenziali del prossimo luglio. Jokowi, come il popolare politico è chiamato dai suoi sostenitori, è uno dei personaggi con il più alto gradimento tra gli indonesiani.
Eletto governatore della capitale nel 2012 ha conquistato popolarità garantendosi il sostegno delle fasce più svantaggiate.
Il Partito democratico indonesiano di lotta dell’ex presidente Megawati Sukarnoputri punta sulla figura del governatore per garantirsi un buon risultato nelle legislative di aprile.
Come sottolinea il Financial Times, molti indonesiani e gli stessi investitori internazionali vedono in Jokowi il politico capace di far maturare le potenzialità del Paese, migliorando le infrastrutture, cercando di contrastare le crescenti disuguaglianze e soprattutto combattendo corruzione e burocrazia.
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