Ai Weiwei si dà al metal, in un disco che non offre grandi spunti dal punto di vista musicale ma che va inserito nella poetica "di denuncia" dell’artista cinese più noto (e venerato) in Occidente. Il testo di Laoma tihua, tradotto da Caratteri cinesi, è un chiaro riferimento alle più recenti esperienze vissute dello stesso Ai.
Caleidoscopico Ai Weiwei. Tenta una nuova forma di comunicazione della sua arte: la musica. E lo fa con collaboratori di eccezione come Zuoxiao Zuzhou, idolo della musica folk in Cina, con il quale aveva già pubblicato un cd nel 2010, (Zuoxiao Zuzhou OST For Ai Weiwei Works No.1).
Del nuovo disco – connotati metal per forti ed espliciti contenuti di denuncia civile – è difficile trovare notizie o articoli sulla stampa e sul web all’interno del paese mentre la stampa straniera lo definisce un disco di protesta. La cosa non preoccupa Ai Weiwei, che per evitare qualsiasi inconveniente ha pubblicato il suo lavoro solamente on-line: le tracce sono ascoltabili sul suo sito ufficiale e scaricabili da Itunes, i video li ha affidati a Youtube.
Se musicalmente non ci regala nulla di creativo, nei contenuti si ripercorrono alcuni degli episodi, fatti e faccende personali successe negli ultimi anni. Ma non riguardano solo lui, che in una intervista riportata dal sito Boxun afferma di voler dare voce a tutti quelli che non hanno le possibilità di parlare o fare apertamente domande come quelle che chiede ripetutamente nella canzone che abbiamo scelto.
Laoma tihua (1)
Chi bussa alla porta?
Siamo la polizia
Perché avete buttato giù la porta?
Volevamo vedere se eri umano
Perché siete entrati?
Perché abbiamo qualcosa da insegnarti, piccolo
Perché siete entrati?
Perché abbiamo una cosa da insegnarti, piccolo
Perché mi avete picchiato?
Hai qualcosa in contrario? Che c’è di male?
Perché mi avete picchiato?
Nessuno ha visto nulla
Perché mi avete picchiato?
Le parole hanno bisogno di prove
Perché mi avete picchiato?
Non devi mistificare i fatti (non devi assolutamente mistificare la realtà)
Con te non ci parlo
Io con te non ci parlo
(1) Il titolo della canzone rimane intradotto. I quattro caratteri sono il nome di un villaggio sotto la municipalità di Chengdu, capitale della provincia dello Sichuan e indicano anche un piatto tipico della zona