Oggi in Cina – Xinjiang, riesplodono le violenze

In by Gabriele Battaglia

Le violenze esplose nei pressi di Kashgar in Xinjiang. La Chang’e-3 atterra sulla luna e fa sbarcare sul suolo del satellite Yutu, il rover lunare cinese. Gli impulsi all’urbanizzazione del governo di Pechino. I businessman nordcoreani richiamati in patria dopo l’esecuzione di Jang Song Thaek. Arresti per i farmaci falsi e le accuse di Pechino al premier giapponese Shinzo Abe. Violenze in Xinjiang

Almeno 16 persone sono state uccise nella notte di domenica in un violento scontro nei pressi di Kashgar, città della provincia occidentale dello Xinjiang. Lo dicono fonti locali.

Sul sito www.ts.cn, gestito dal governo della regione autonoma, quattordici delle vittime sono state descritte come “aggressori violenti”.
Secondo la ricostruzione ufficiale, lo scontro si è verificato quando la polizia della contea di Shufu, nella prefettura di Kashgar, è stata attaccata con ordigni esplosivi e machete da “terroristi aggressori”, mentre stava compiendo alcuni arresti per un reato non specificato.
Dopo l’uccisione di due agenti, la polizia avrebbe risposto al fuoco, uccidendo 14 aggressori e arrestandone altri due, riporta il resoconto.

Atterraggio sulla Luna

La navicella spaziale Chang’e-3, dal nome di una dea lunare, è finalmente atterrata sulla Luna sabato scorso. Si tratta del primo “soft-landing” sul satellite della Terra dal 1976. Alcune ore dopo l’atterraggio, Yutu, o Coniglio di Giada, il rover lunare telecomandato, è sbarcato dalla sonda e ha cominciato le sue ricerche geologiche.

I media cinesi parlano di “completo successo”, mentre Yutu ha già provveduto a rispedire a Terra alcune foto della superficie lunare. Per meglio dire, il rover e la navicella Chang’e-3 si sono fotografati a vicenda. Coniglio di Giada porta in bella mostra la bandiera cinese, a simboleggiare il primo atterraggio del Dragone sulla superficie di un corpo extraterrestre.

Misure per l’urbanizzazione

Il governo centrale ha reso note i piani attuativi per dare impulso all’urbanizzazione.
Sono considerati lo strumento principale per far decollare la domanda interna e ridurre le disparità tra zone urbane e rurali.

Il primo passo riguarda lo hukou, il sistema di residenza obbligatoria che dà diritti ai cittadini cinesi solo nel luogo dove sono registrati (e dove sono generalmente nati), penalizzando così milioni di migranti. Secondo i piani, il sistema sarà gradualmente rimosso nelle piccole città e poi progressivamente attenuata anche nelle città di medie dimensioni, per dare la possibilità ai lavoratori migranti di ottenere il pieno status di residenti urbani.

Businessmen nordcoreani: tutti a casa

Nel seguire le vicende di Pyongyang con moderata apprensione, la Cina apprende che tutti gli uomini d’affari nordcoreani presenti sul suo suolo sono stati richiamati in patria in quello che sembra essere un giro di vite contro le figure collegate a Jang Song- thaek, lo zio di Kim Jong-un giustiziato per tradimento la scorsa settimana .

L’agenzia sudcoreana Yonhap, citando fonti anonime, riporta che il richiamo degli imprenditori è un attacco a chi è “considerato come avente connessioni” con Jang , già uomo chiave nel rapporto bilaterale Pechino-Pyongyang.

Farmaci falsi: 1300 arresti

La polizia cinese ha arrestato oltre 1.300 sospetti a livello nazionale per la produzione e la vendita di farmaci falsi.
Le autorità hanno sequestrato medicinali irregolari e nove tonnellate di materie prime per il valore di oltre 2,2 miliardi di yuan, riporta Xinhua citando il ministero della Pubblica Sicurezza.

A partire dal mese di giugno, sono stati inoltre chiusi 140 siti web e farmacie online illegali in 29 province e nelle grandi città.
I farmaci contraffatti sequestrati erano commercializzati come rimedi per un ampio ventaglio di malattie, da raffreddori e influenze infantili ai problemi di cuore. Erano pubblicizzati online.

Abe diffamatore malizioso

La Cina ha condannato Shinzo Abe, il Primo ministro giapponese, per avere “maliziosamente diffamato” la sua zona di identificazione per la difesa aerea (air defense identification zone – Adiz), in una escalation nella guerra di parole tra Pechino e Tokyo a proposito dei limiti territoriali nel Mar Cinese Orientale. Abe aveva dichiarato in una conferenza stampa che la Adiz cinese “viola ingiustamente la libertà di volo sopra i mari”, chiedendo a Pechino di rimuoverla.

Il portavoce cinese degli Esteri, Hong Lei, ha ribattuto in una dichiarazione comparsa sul sito del ministero che Pechino esprime “forte insoddisfazione con il leader del Giappone che ha scelto un’occasione internazionale per calunniare maliziosamente la Cina”. 

[Foto credits: scmp.com]