In Cina e Asia — Raffica di voti contrari per i membri del comitato permanente dell’Anp

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La nostra rassegna quotidiana


Due sessioni, raffica di voti contrari per i membri del comitato permanente dell’Anp

Alcuni rappresentanti de partito comunista cinese candidati per il comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo (il parlamento cinese) hanno ricevuto centinaia di voti contrari alla loro elezione. Un fatto strano dato che l’Assemblea serve nella maggioranza dei casi solo a ratificare le decisioni della leadership. Si tratta, in particolare, di persone coinvolte nella campagna anticorruzione del governo nelle fila dell’esercito. Uno di questi è il generale Yang Chengxi, dal 2016 vice capo della disciplina dell’esercito di liberazione del popolo, che ha ricevuto più di 400 voti contrari. Altri candidati che hanno ricevuto il non voto dei rappresentanti sono persone coinvolte in scandali.

Sessanta per cento dei giovani cinesi non dorme abbastanza

Il sessanta per cento dei giovani cinesi nati dopo il 1990 non dorme abbastanza. A rivelarlo è un recente sondaggio i cui risultati sono riportati su alcuni principali quotidiani locali cinesi. A incidere sulle abitudini dei giovani cinesi sono le preoccupazioni per il futuro lavorativo e le abitudini di gioco su cellulare. Sono soprattutto operai, impiegati nel settore delle vendite, gestori di negozi online e celebrità online residenti nelle grandi città di Oltre muraglia a dormire meno di 7,5 ore a notte, soglia considerata ideale per il sonno.

Abe respinge le accuse di favoritismo

Shinzo Abe è tornato a difendersi in parlamento dalle accuse di favoritismo nei confronti di un operatore scolastico privato di chiaro orientamento nazionalista sulla vendita di un terreno dismesso dallo stato a prezzo scontato. Abe ha accusato lo staff del ministero delle finanze responsabile di alterazioni sui documenti di vendita del terreno da cui sono stati espunti i nomi del primo ministro e della first lady Akie Abe. I sondaggi danno il governo in costante calo nei tassi di approvazione, meno 13 per cento sul mese precedente. E qualcuno già chiede le dimissioni del governo.