La Corea del Nord torna a minacciare gli Usa e gli analisti sostengono siamo ormai davanti all’imminente crollo del regime dei Kim. La creazione del nuovo stato del Telangana in India continua a causare proteste e violenze, mentre in Myanmar rivedono la libertà altri 56 prigionieri politici.COREA DEL NORD – Nuove minacce agli Usa
La Corea del Nord torna a minacciare gli Usa. E dopo il conflitto sfiorato ad aprile, la tensione nella penisola coreana torna a salire.
Un portavoce del regime di Pyongyang ha fatto sapere oggi che potrebbero esserci "conseguenze disastrose" se gli Stati Uniti continueranno con le loro esercitazioni militari in Corea del Sud.
Le nuove minacce di Pyongyang arrivano nel giorno in cui una piccola flotta di navi americane è approdata in un porto sudcoreano. Secondo quanto riporta Reuters tra queste vi sarebbe anche una portaerei.
Manovra vista da Pyongyang come un atto ostile. Nel comunicato del del governo nordcoreano, pubblicato dal’agenzia di stampa ufficiale Kcna, si legge che tutte le unità dell’Esercito popolare coreano sarebbero pronte "a lanciare un’operazione militare in ogni momento".
Gli analisti sostengono che le minacce siano utili al regime nordcoreano per far valere le proprie richieste in ambito internazionale, in particolare in un momento delicato in cui si parla di un imminente crollo del regime dei Kim.
INDIA – Sciopero degli impiegati alla centrale elettrica nel nuovo Telangana
A seguito delle proteste che dalla scorsa settimana hanno interessato il nuovo stato del Telangana – scorporato dall’Andhra Pradesh – oggi gli impiegati della centrale elettrica di Vijaywada hanno incrociato le braccia, causando un blackout che ha colpito i 13 distretti di Seemandhra.
La protesta si inserisce nelle polemiche fomentate dalla popolazione locale, contraria alla divisione dello stato dell’India meridionale imposta dal governo centrale di Delhi guidato dal Congress. Il blackout ha paralizzato tutte le attività produttive della zona, bloccando il traffico su rotaia e costringendo gli ospedali a ricorrere ai generatori a gasolio.
Nel frattempo il chief minister dell’Andhra Pradesh, Jagan Mohan Reddy, ha iniziato uno sciopero della fame a difesa dell’unità del suo stato, accusando Sonia Gandhi – presidentessa del Congress – di aver pilotato la divisione dell’Andhra Pradesh nel tentativo di frazionare il voto per le prossime elezioni nazionali e "far diventare suo figlio primo ministro".
MYANMAR – Altri detenuti politici liberi
Il governo birmano ha annunciato la scarcerazione di 56 prigionieri politici nell’ultima tornata di grazie in ordine di tempo concessa dal presidente Thein Sein.
Secondo quanto riferito dall’Associazione di assistenza ai prigionieri politici (Aapp) si tratta in gran parte di attivisti delle minoranze Kachin e Shan. L’annuncio del governo è arrivato quando il capo di Stato è partito alla volta del Brunei per partecipare all’East Asia summit. Lo scorso luglio, in visita a Londra, il presidente si era impegnato a scarcerare tutti i detenuti per motivi politici entro la fine dell’anno.
Il gruppo dei cinquantasei fa parte dei 169 che ancora sono in carcere. La questione è ritenuta centrale dalla comunità internazionale per provare la bontà delle riforme e delle aperture iniziate nel 2011 con il passaggio dalla giunta militare a un governo civile, sebbene dominato dal Partito per lo sviluppo e l’unione solidale, di fatto il braccio politico dei militari.
Per le organizzazioni per la tutela dei diritti umani, i prigionieri ancora in cella rischiano di diventare una pedina nel processo di negoziazione tra il governo birmano e le cancellerie occidentali. Secondo quanto riferito da Bo Kyi, dell’Aapp, a Democratic Voice of Burma, sono tuttavia almeno 232 i birmani arrestati o in attesa di essere giudicati in base alla legge sulle proteste e per aver organizzato campagne contro gli espropri.
[Foto credit: indipendent.co.uk]