Il tipico karaoke cinese mette insieme le atmosfere del nightclub – luci basse e ragazze in minigonna a fare da tappezzeria – e del motel a ore. Non si canta in una sala comune, bensì in salette private affittate a singoli oa gruppi. In Cina è un'istituzione. Ci sono per i miliardari e per i migranti. Ancora nel 2007 se ne contavano 100mila.
Muse Club, Shanghai, una del mattino. Le vibrazioni della musica dance e l'incedere insicuro delle bambole di porcellana dal trucco pesante e i tacchi troppo alti mi annoiano. Ma quando un uomo è stanco di Londra allora è stanco della vita, diceva Samuel Johnson. Forse vale anche per Shanghai.
Esplorando le offerte di Shanghai
Sopratutto nei dintorni della East Nanjing Road, il viale pedonale più turistico di Shanghai, è più facile incappare in una prostituta che trovare una pizza decente (a meno di non accontentarsi di Pizza Hut o Papa Jones). Sono quelle che chiamano in hotel per chiederti se hai bisogno di un aiutino… Sono le famose ding dong girls.
Non mancano poi le parrucchiere che ti invitano per un "massaggio" nella stanza posteriore del beauty shop e le esperte di marketing che ti fermano per strada per porgerti una business card che recita "24 hours on call for service and please".
Puoi sempre trovare una delle hired gun, ragazze pagate per aumentare il grado di bellezza di un locale e per intrattenere i clienti giocando a perudo (un popolare gioco di dadi) per poi lasciare il locale in tua compagnia. Sempre che tu sia disposto a pagare, ovvio.
Vi sono poi i centri di bellezza le cui insegne fucsia illuminano divanetti dove riposano ventenni mezzo nude che, per combattere gli spifferi che entrano dalla porta aperta e non pensare alla ricrescita provocata dalla tinta fatta tre mesi fa, si concentrano sui loro smartphone. Non dimentichiamoci poi delle freelancer che trovi all'uscita dei locali.
A Shanghai dopo mezzanotte puoi trovarne quante ne vuoi all'incrocio tra la Fuxing e la Yongfu o a quello tra la Changle e la Fumin. Non che gli altri locali siano prostitution-free, però di solito le ragazze assumono un atteggiamento più passivo. Le riconosci perché se ne stanno appoggiate al muro con aria annoiata, spesso vicino all'entrata.
Le freelancer si distinuguono dalle hired gun perché queste ultime lavorano per il club, quindi hanno il diritto di sedersi ai tavoli e giocare con il proprio cellulare. E poi ci sono loro, le regine incontrastate della fiorente industria sessuale della Terra di Mezzo, le KTV xiaojie (o ragazze karaoke che dir si voglia).
Il karaoke in Cina
In Cina il karaoke viene comunemente chiamato KTV. Chi non è mai stato in Asia penserà al karaoke come a un un pub di provincia dove, il venerdì notte, i più coraggiosi cantano Notti magiche, inseguendo un goal o C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones dopo essersi scolati sette amari con ghiaccio.
Ma in Cina quando un gruppo di uomini decide di fare visita a un KTV l'atmosfera è, di solito, ben differente. Ci sono KTV per tutte le classi sociali. Puoi scegliere tra quelli di lusso dove gli imprenditori e i politicanti si riuniscono, a spese dei primi, per discutere di affari attorniati da belle donne che, alle volte, non si limitano a ridere agli scherzi dei clienti e sorseggiare birra Ha'erbin.
Puoi inoltre optare per un KTV meno pretenzioso, di quelli che si possono permettere anche i colletti bianchi, o, se proprio sei in vena di un'avventura bucolica, per un karaoke dedicato ai migranti che, avendo lasciato la propria moglie nella Cina più profonda, sono in cerca di un po' di calore.
Una stanza in un KTV di media qualità che offra la compagnia delle signorine – non tutti lo fanno – si paga circa 300-400 rmb all'ora. Consumazioni a parte. Le sale contengono uno schermo nel quale scorrono le parole delle canzoni – con in sottofondo un video, – qualche microfono, alcuni tavolini da salotto e i divanetti a fare da contorno.
Anche se è possibile consumare il rapporto direttamente sui divanetti – dettagli in Red Lights: The Lives of Sex Workers in Postsocialist China di Tiantian Zheng – le sale dei KTV non sono l'equivalente delle stanze di una casa per appuntamenti. Di solito non è neanche possibile chiudere le porte a chiave.
Quanto guadagna una ktv xiaojie?
Una salario medio per una xiaojie che si limiti aun po' di compagnia in un karaoke potrebbe essere di circa 400 rmb a notte, cinque giorni a settimana. Un migliaio di euro al mese che non sono pochi per una ragazza ventenne che spesso viene da aree rurali e non ha un alto grado di istruzione.Il suo compito è quello di cantare, bere e intrattenere i clienti. Ovvio che più sale il livello dei ktv e dei suoi clienti e più sale il prezzo delle ragazze.
Chi sono le ktv xiaojie?
La maggior parte delle ktv xiaojie arriva dalle campagne. Si tratta di ragazze di umili origini in cerca di fortuna e, spesso, di un lavoro che possa permetterle di spedire abbastanza soldi al villaggio di origine per contribuire al mantenimento economico della propria famiglia. Per una ragazza appena arrivata in città forse questa è una strada "semplice" da intraprendere ma il cammino non sarà facile.
Ulcera, alcolismo e episodi di violenza sono all'ordine del giorno. E la vecchiaia arriva presto. Alcune riescono comunque a investire i propri guadagni, magari aprendo una boutique, o a farsi mantenere da un ricco cliente e fare la mantenuta. Ma le più sfortunate finiranno comunque in strada.
*Furio è un poliglotta sgrammaticato, scrittore wannabe, lavoratore precario e calciatore fallito. Nel tempo libero cerca di non prendersi troppo sul serio e cura Sapore di Cina, un sito web dedicato alla Terra di Mezzo e alle sue contraddizioni.