Rieccoci dopo la pausa estiva. La settimane si è aperta con i casi di Jiang Jiemin, altra testa eccellente che cade, e quello di Wang Jing, dal nulla arrivato all’appalto per l’infrastruttura più importante al mondo. E ancora censura online, torture in carcere e Obama a scuola. Con la vignetta di Crazy Crab e la foto di Zaijietou.
Lunedì 2 settembre: Si sta come d’autunno…
Dopo Bo Xilai, ecco un altro nome eccellente che finisce sotto inchiesta da parte delle autorità. E’ Jiang Jiemin, a capo dell’organo che sovrintende alle grandi imprese di Stato e altro protegé di Zhou Yongkang, l’ex capo della sicurezza nazionale. L’accusa per Jiang è di "gravi violazioni della disciplina".
Martedì 3 settembre: Wang Jing, l’uomo senza passato
Un cittadino cinese, così si descrive Wang Jing, l’uomo che tra miniere e telecomunicazioni ha accumulato una fortuna. Ora ha vinto l’appalto per la costruzione di quella che potrebbe essere l’infrastruttura più grande del mondo. Ma su di lui rimangono delle ombre. Come ha avuto i suoi soldi? Chi lo sponsorizza?
Mercoledì 4 settembre: La guerra dei new media
Fermare i rumors online, questa sarebbe la nuova direttiva del presidente Xi Jinping. Che ora sarebbe sul punto di lanciare un’offensiva agli "eserciti d’acqua" che attraverso opinion leader diffondono online voci che infastidiscono l’orecchio di Pechino. E’ ora di separare gli intellettuali dal pubblico. Come ai tempi di Mao.
Giovedì 5 settembre: Un raggio di luce sullo shuanggui
Il caso di Yu Qiyi, ingegnere capo per un’azienda di stato, ha attirato molte attenzioni. Prima di morire, il 42enne è stato torturato durante gli interrogatori. Le foto del corpo di Yu sono state pubblicate su internet dalla famiglia. Yu era accusato di corruzione. Ed è stato costretto a confessare i propri crimini.
Venerdì 6 settembre: Obama, Lu Xun e l’importanza dello studio
Fa discutere la scelta di una scuola dell’Anhui di adottare come materiale didattico il discorso alla High School di Wakefield in Virginia di Barack Obama. Il messaggio principale: l’istruzione . Un valore etichettato come occidentale, che inizia a non piacere più ai vertici del Partito.