Badiucao è un fumettista satirico, nato negli anni Ottanta. Le sue vignette, tavole a un riquadro che registrano l’attualità, sono raccolte sulla piattaforma "Registro di storie incredibili", aperta da @Bigman510. Lo conosciamo su Twitter, dove è molto attivo insieme a un nutrito gruppo di altri disegnatori. Ci chiede di restare anonimo, ma non si limita a raccontarci della sua vita, di reincarnazioni e del fare satira in Cina, Paese che ha lasciato da quattro anni. Originario di Shanghai, vive infatti in Australia, dove insegna in una scuola materna. La scelta di trasferirsi in Australia è dettata da motivi di studio e lavoro, che però si intrecciano a una complicata e tragica storia famigliare. Ci racconta dei nonni, legati al mondo dell’arte e professionisti del cinema, perseguitati dal governo e costretti all’esilio; di famigliari destinati a sorti anche più tragiche. Il sogno di Badiucao di studiare arte cresce insieme alle remore e al timore della famiglia di vedere ripetersi le vicende della generazione precedente. Badiucao non ha altra scelta che coltivare il proprio sogno all’estero.
Ed eccolo in Australia, dove nel luglio 2011 segue su Weibo l’incidente dei treni di Wenzhou. È allora che comincia a disegnare vignette. In quell’occasione, contro la superficiale e sbrigativa copertura mediatica ufficiale, intervennero gli utenti Weibo a postare foto, interrogarsi e denunciare il rimpallo di responsabilità delle autorità e il loro tentativo di interrare i vagoni sul luogo dell’incidente [all’indomani del disastro, su Weibo divenne virale la versione secondo cui le autorità avrebbero tentato di seppellire sul posto i vagoni deragliati per occultare il reale numero dei morti, ndr].
"All’epoca pensavo che Weibo fosse un luogo fondamentale da cui poteva maturare un cambiamento, per cui mi sono chiesto come potevo contribuire con quello che mi riesce di più, il disegno." In seguito a un maggiore controllo dei contenuti su Weibo, Badiucao si è dovuto ricredere: "ormai facciamo parte del "partito della reincarnazione" (gli utenti costretti a creare sempre nuovi account e nickname dopo essere stati bloccati). Al momento sono alla 32esima vita."
Attivo su Twitter, Badiucao è invece scettico sulle potenzialità e i vantaggi attribuiti a Weibo, il Twitter interno al Grande Firewall.
"Weibo ormai è ridotto a una piattaforma per orientare l’opinione pubblica, che non ha alcun ruolo sostanziale nel determinare un cambiamento. È vero che vengono affrontati argomenti prima trascurati dai media tradizionali, come gli scontri tra la polizia e gli ambulanti, la corruzione dei funzionari locali e gli scandali sessuali, e che lo spazio di discussione è stato ampliato, ma Weibo è anche diventato un modo per creare un sistema di weiwen (mantenimento della stabilità) più flessibile e addirittura un modo per diffondere solo determinati argomenti."
Dopo una vignetta sull’alluvione di Pechino dell’estate 2012, conosce @Bigman510, fondatore della piattaforma "Registro di storie incredibili", che gli offre uno spazio per pubblicare i suoi lavori. Le vignette di Badiucao sono ritratti distorti delle assurdità che si verificano quotidianamente, rielaborazioni cupe e ironiche di notizie e fatti del giorno.
"Sarò brutale, ma non mento se dico che le vicende tragicomiche che si ripetono ogni giorno in Cina sono terreno fertile per l’ispirazione di un artista. Sono all’estero, non posso scendere in strada con gli altri per oppormi a un regime, ma posso tentare di dar voce ai deboli nell’ambiente relativamente libero di Internet. La satira è per me un modo per far sentire la mia voce."
Inoltre, continua, "l’umorismo e la satira sono un’arma contro l’ipocrisia e la grettezza mentale di un regime. Spesso, quando il governo viene fuori con parole sulla giustizia e la parzialità, una vignetta è come il bambino che scoppia a ridere nella storia dei vestiti nuovi dell’imperatore, è uno schiaffo sonoro al tiranno che si auto compiace. La satira è un modo per sezionare la maschera ipocrita della dittatura, un sorriso che permette di indebolire la paura nell’autorità."
D’altra parte i disegni permettono di ricorrere a allusioni e metafore per cui è più facile scavalcare o quantomeno eludere temporaneamente la censura online, che si basa principalmente sul filtro di parole chiave sensibili. "Spesso è il governo stesso a inventare espressioni e parole che diventano subito popolari e su cui è facile giocare, come ‘vacanze terapeutiche’, ‘demolire per preservare’ , che tu ci creda o meno, io ci credo".
La piattaforma che ospita i lavori di Badiucao si chiama "Registro di storie incredibili"; ma di che genere di storie si tratta? "Giudicare un fatto incredibile o ordinario dipende da quale angolazione lo si osserva. In Cina c’è un modo di dire: Xi yi wei chang, che significa che dopo aver visto ripetersi una cosa molte volte, la si considera normale. Il ‘registro di storie incredibili’ raccoglie storie che bisogna continuare a osservare razionalmente e a considerare assurdità, anche se si verificano ogni giorno, per non abituarsi. Come se una persona normale fosse messa improvvisamente in un sistema in cui ci sono solo pazzi, e si trovasse ad avere solo due opzioni: continuare, seppur tra mille difficoltà, a usare il proprio giudizio di persona normale; oppure abbandonare la logica, cambiare se stesso, abituarsi. Con il "Registro di storie incredibili" scegliamo la prima opzione, perché crediamo che un giorno potremo tornare a una società di persone normali."
Nero, rosso e bianco: i colori predominanti nei disegni di Badiucao. " Il rosso è il sangue, i carri armati, la dittatura, il bianco sono le persone, i deboli, ma è anche l’opposto del nero. Non vedo la Cina come un mondo a colori. Spero che i miei disegni contribuiscano ad annullare le illusioni della gente in un regime e che la società internazionale si accorga delle miserie portate dalla connivenza con questo regime."
[Il pezzo è anche su Caratteri cinesi. Intervista e traduzione di Lucia De Carlo]