Le proteste no nuke nel Guangdong, le indagini per corruzione sulle multinazionali del farmaco. La corsa all’app dei big del mercato cinese e la corruzione svelata del direttore di una azienda di Stato. Infine, i conti sull’apertura di Shanghai come porto di libero scambio. E come ogni settimana la vignetta di Crazy Crab e la foto di Zaijietou. Lunedì secondo speciale con il Manifesto edizione iPad.
Lunedì 15 luglio: Jiangmen, in piazza contro il nucleare
Il 12 luglio scorso duemila persone si sono riversate sulle strade di Jiangmen nella provincia del Guangdong. Hanno chiesto alle autorità locali di abbandonare il progetto di un impianto nucleare da oltre 4 miliardi e mezzo di euro. E le autorità hanno ceduto. Vittoria nimby o di una nuova e più consapevole classe media?
Martedì 16 luglio: Corruzione, GlaxosSmithKline nella bufera
La Cina accusa una grande casa farmaceutica britannica di usare soldi e favori sessuali per corrompere dottori e avvocati e convincerli ad acquistare i propri prodotti. GlaxoSmithKline avrebbe costruito una rete semi-informale per corrompere medici e avvocati con denaro e sesso a pagamento.
Mercoledì 17 luglio: Baidu, Alibaba e il boom della net economy cinese
Baidu, azienda proprietaria del più famoso e trafficato motore di ricerca cinese, sta per acquistare l’application store 91 Wireless per l’equivalente di 1,9 miliardi di dollari. È la maggiore acquisizione della società e rivela l’ormai consolidata importanza del mercato mobile in Cina.
Giovedì 18 luglio: Il buco nero del carbone
La Cina di Xi Jinping non sembra molto cambiata rispetto a quella dello scorso decennio. E la lotta alla corruzione non ha ancora dato risultati evidenti. In questo contesto spicca il caso di Wang Wenzhi giornalista Xinhua, che ha denunciato pubblicamente il direttore di un’azienda che opera nel settore energia.
Venerdì 19 luglio: Chi ci guadagna dal libero scambio
Una decina di giorni fa, il governo cinese ha annunciato che a Shanghai sarà creata una zona pilota di libero scambio, un porto franco dove saranno liberalizzati i flussi di capitali e lo scambio di merci transfrontaliere, per trasformare la città in uno dei principali centri finanziari del mondo.