Incontro a Pechino tra Xi Jinping e Park Geun-hye. I due leader concordi nel chiedere la denuclearizzazione della penisola coreana. In Mongolia il presidente Elbeegdorj eletto per un secondo mandato e in Myanmar è tempo di licenze per la telefonia. COREA DEL SUD – Parka a Pechino
Cina e Corea del Sud condividono l’obiettivo della denuclearizzazione della penisola coreana. A dirlo sono stati il presidente cinese, Xi Jinping, e la sua omologa sudcoreana, Park Geun-hye, in visita di Stato a Pechino.
La questione nordcoreana e il modo per gestire le provocazioni del regime di Pyongyang sono stati al centro dell’incontro. Una Corea del Nord dotata di armi nucleari è “inaccettabile”, hanno confermato i due leader. Una posizione cui la Cina è giunta nell’ultimo periodo dopo aver sempre dato priorità alla stabilità regionale, di fatto agendo come principale alleato e sostenitore del regime dei Kim.
La Repubblica popolare è stata co-autrice con gli Stati Uniti dell’ultima risoluzione di condanna contro i nordcoreani e si mostra disposta a dare corso alle sanzioni contro il regime. La visita di Park sarà anche occasione per approfondire i legami tra Seul e Pechino, nel ventunesimo anniversario delle relazioni tra i due Paesi che oggi hanno siglato otto accordi in settori che vanno dall’energia al commercio allo scambio di tecnologia. Pechino è oggi il principale partner commerciale dei sudcoreani con i quali si discute per arrivare a un accordo di libero scambio.
MYANMAR – Assegnate le licenze di telefonia mobile
Sono state la qatariota Ooredoo e la norvegese Telenor le due società ad aggiudicarsi la gara per le licenze delle telecomunicazioni nel mercato birmano. Le due compagnie hanno così messo piede in quello che è considerato uno dei mercati con maggiori prospettive di espansione nel settore della telefonia mobilie.
Appena il 9 per cento dei 60 milioni di birmani usa il telefonino, ma il governo ha l’obiettivo di raggiungere una copertura del 75per cento entro i prossimi cinque anni. Le licenze di 15 anni saranno finalizzate a settembre e i servizi saranno lanciati entro i nove mesi successivi.
Nel caso le due compagnie non dovessero soddisfare i criteri stabiliti dal governo di Naypiydaw sono pronte a subentrare la francese Telecom-Orange e la nipponica Marubeni.
MONGOLIA – Elbergdorj ancora presidente
Il presidente mongolo, Tsakhia Elbergdorj, è stato confermato per un secondo mandato. Come da previsioni il capo di Stato in corsa per il Partito democratico al governo si è imposto al primo turno nel voto di ieri con il 50,2 per cento dei consensi.
Il due sfidanti più accreditati, l’ex lottatore, Badmaanyambuu Bat-erdene e la prima donna a correre per la presidenza della Mongolia, Natsag Udval, hanno preso rispettivamente il 41 e il 10 per cento.
Ex giornalista, tra gli animatori del movimento che portò alla caduta del governo comunista nel 1990, Elbegdorj ha impostato il suo primo mandato sulla lotta alla corruzione e sulla necessità di attrarre investimenti esteri.
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