Negli ultimi due mesi i media indiani sono stati molto attenti all’evolversi della situazione ai confini contesi con la Cina. Spesso hanno riportato dichiarazioni di ufficiali dell’esercito indiano, circa presunte incursioni cinesi nei territori che furono già oggetto di una guerra. La situazione, viene sottolineaa, è sempre sotto controllo e mai si è egistrata un’escalation di tensione pericolosa.
Per ora la diatriba è mediatica. E il Giornale del Popolo, dopo il nervosismo di Pechino dei giorni scorsi, dà il proprio contributo alla causa. E’ di oggi la notizia secondo la quale l’India avrebbe messo a punto dei missili che potrebbero essere nocivi alla sicurezza interna cinese. Secondo il Quotidiano del popolo infatti, l’India Advanced Systems Laboratory (ASL) avrebbe ultimato i missili Agni 5, facilmente trasportabili e con una gittata che metterebbe addirittura a repentaglio – se mail l’India volesse – perfino la città più settentrionale della Cina, Harbin.
L’Agni-5 del resto, fanno osservare esperti militari – è del tutto simile al Dongfeng-31A presentato nel corso della parata militare del primo ottobre scorso in Cina.
La ASL ha dicharato che i propri missili Agni-5 sono in grado di raggiungere obiettivi anche oltre ai 5mila chilometri di distanza. Possono raggiungere ogni continente, conclude il Quotidiano del Popolo, ad eccezione del Nord e del Sud America. La diatriba, mediatica, prosegue.