Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Simone

Il suicidio di una giovane attrice e le notizie di violenze e stupri portano a una riflessione sulla società indiana. La Corea del Sud fa i conti con il rischio blackout. Singapore con le polveri che arrivano dagli incendi indonesiani. Poi ancora India, con il monsone e le responsabilità dell’uomo. E lunedì speciale Asia su Ipad assieme al Manifesto. Lunedì, 17 giugno: La mia India – Suicidarsi nella società rispettabile
Il suicidio della giovane attrice Jiah Khan, infelice e depressa per una storia d’amore finita male, ha scatenato la caccia al capro espiatorio della società indiana. L’ex fidanzato di Khan, per l’India benpensante, è il colpevole. Reazione che Annie Zaidi bolla come una comoda scappatoia.

Martedì,  18 giugno: India – Come lavora la cultura misogina
Le notizie di violenze e stupri contro donne in India – anche occidentali – riempiono i notiziari, dando l’idea di un’emergenza stupratori che il subcontinente si è trovato ad affrontare di recente. Ma la cultura misogina e patriarcale, in India, arriva da molto lontano.

Mercoledì 19 giugno: Corea del Sud – Risparmio energetico forzato
Con l’arrivo dell’estate la Corea del Sud deve fronteggiare il rischio di blackout e interruzioni della corrente. L’atomo soddisfa un terzo del fabbisogno energetico del Paese. Parte dei reattori è però fermo per gli scandali sulla gestione della sicurezza degli impianti.

Giovedì 20 giugno: Singapore – Coltre nera sulla città dei leoni
Cenere e smog prodotti dagli incendi a Sumatra hanno avvolto la città-Stato e deteriorato la qualità dell’aria. Il governo singaporiano fa pressioni sull’Indonesia per trovare una soluzione. L’attenzione è tutta sulle grandi piantagioni e l’opera di deforestazione.

Venerdì 21 giugno: India – Le colpe oltre il monsone
Il monsone ha colpito lo stato dell’Uttarakhand proprio nell’alta stagione del pellegrinaggio hindu. I morti potrebbero essere migliaia, mentre si punta il dito contro la costruzione selvaggia e l’impreparazione delle autorità nel gestire un’emergenza – prevedibile – di questa portata.

[Foto credit: Matteo Miavaldi]