Crollo della rupia in India, ai minimi sul dollaro. La Mongolia svolta verso l’eolico con l’obiettivo di diminuire la dipendenza dal carbone. Anonymous ha annunciato di essere entrato in possesso di segreti militari nordcoreani. INDIA – Rupia ai minimi storici
Questa mattina la rupia indiana ha toccato il minimo assoluto nella storia della valuta: 60 rupie per un dollaro. La valuta indiana arriva a questo record negativo dopo settimane di svalutazione – dal mese di maggio è la moneta che ha perso più valore in tutta l’Asia – dovute, secondo gli analisti, all’aumento delle richieste di dollari da parte di banche e importatori, condizione che si aggiunge alla critica situazione finanziaria indiana, schiacciata dall’aumento dell’inflazione e dal deficit di bilancio.
Dalla Reserve Bank of India invitano alla calma: un funzionario ha spiegato che l’India è “dotata di strumenti efficaci da utilizzare nel momento del bisogno”. Ma un altro funzionario, in condizione di anonimato, ha confidato all‘Economic Times che “c’è ben poco da fare quando si è davanti a una svendita globale [di valuta]”.
Il crollo della rupia ha trascinato a picco anche l’indice di borsa indiano Sensex, che stamattina ha perso quasi il 3 per cento, tanto che i giornali iniziano a parlare di “bagno di sangue”.
MONGOLIA – Eolico per contrastare l’inquinamento
Ulan Bator sta per partire con un progetto ambizioso: attivare la più grande centrale elettrica degli ultimi trent’anni sfruttando l’energia eolica.
La wind farm è costata 122 milioni di dollari e comprende 31 turbine acquistate dall’americana General Electric. Dovrebbe entrare in azione proprio oggi, con una potenza di 50 megawatt.
La Mongolia ha deciso di buttarsi sull’eolico per contrastare l’altissima dipendenza dal carbone che, nel Paese, fornisce quasi l’80 per cento dell’energia prodotta. Secondo i piani del governo, entro il 2020 la Mongolia soddisferà tra il 20 e il 25 per cento del fabbisogno elettrico nazionale tramite fonti di energia rinnovabile.
L’Organizzazione mondiale della sanità, nell’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria nel mondo, ha indicato Ulan Bator come la seconda città al mondo per inquinamento dell’aria. Davanti alla capitale mongola c’è solo Ahvaz, città dell’Iran occidentale.
COREA DEL NORD – Segreti militari in mano ad Anonymous
Per sapere se gli attivisti di Anonymous stanno dicendo la verità bisognerà attendere il 25 giungo. Per il giorno dell’anniversario dello scoppio della guerra di Corea hanno annunciato di diffondere segreti militari nordcoreani.
Se gli attivisti siano riusciti o meno a introdursi come dichiarato nell’intranet e nelle reti private del regime non è chiaro. Tra le immagini pubblicate per provare l’azione ci sono screeshot che girano già dal 2005, sottolinea il sito NK News.
Lo scorso aprile, nel mezzo delle tensioni nella penisola coreana per il terzo test nucleare del regime, il gruppo ottenne e rese pubblici i dati di migliaia di utenti del sito di propaganda antisudcoreana Uriminzzokiri, i cui server sono in Cina.
L’operazione portò all’apertura di indagini sui cittadini sudcoreani iscritti al portale e accusati di aver violato la legge sulla sicurezza nazionale.
[Foto credit: online.wsj.com]