Aung San Suu Kyi ha annunciato di volersi presentare alle presidenziali birmane del 2015. Prima però dovrà essere emendata la Costituzione. Le due Coree hanno raggiunto un accordo per colloqui sulla questione Kaesong. In Cambogia il carceriere dei Khmer rossi è stato trasferito in una prigione pubblica. Myanmar – La Lady vuole la presidenza
La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha annunciato la sua intenzione di presentare la propria candidatura per le elezioni presidenziali del 2015. La premio Nobel per la Pace ha scelto la sessione del World Economic Forum sull’Asia orientale, in corso nella capitale birmana Naypyidaw, per esortare una riforma della Costituzione che di fatto la esclude dalla corsa a capo di Stato.
La legge fondamentale birmana, scritta e approvata dalla passata giunta militare, contiene tra le altre una norma che vieta la candidatura alla presidenza a chi è sposato o ha avuto figli da stranieri. Una legge studiata per tenere fuori dalla corsa la stessa Aung San Suu Kyi, all’epoca agli arresti.
La Lady, come è chiamata dai sostenitori, è vedova di un cittadino britannico, Michael Aris, dal quale ha avuto due figli. Il dibattito sulle modifiche alla Costituzione è già aperto nel Paese dei pavoni. Per emendare la Carta serve tuttavia il sì di tre quarti del Parlamento , in cui il 25 per cento dei seggi è riservato ai militari.
COREE – Accordo per il dialogo
La Corea del Sud ha accettato l’inaspettata proposta nordcoreana di colloqui per affrontare il tema della riapertura del complesso industriale congiunto di Kaesong e permettere nuovamente le gite turistiche sul monte Kumgang. Con un comunicato del Comitato per la riunificazione pacifica della patria, l’organismo che gestisce i rapporti con il Sud, il regime di Pyongyang ha teso oggi la mano a Seul dopo aver rigettato precedenti tentativi sudcoreani di arrivare a un tavolo di negoziati a livello governativo.
Nell’agenda dei colloqui potrebbero rientrare anche questioni umanitarie, come la sorte delle famiglie spezzate dalla divisione della penisola in due entità statali in conflitto da oltre sessant’anni. Rispondendo alla proposta nordcoreana, il ministero per l’Unificazione ha a sua volta avanzato l’ipotesi che i colloqui si possano tenere a Seul il prossimo 12 giugno. D’altronde nel comunicato di Pyongyang il regime lasciava al Sud la possibilità di stabilire luogo e data.
Il complesso di Kaesong è fermo dall’inizio di maggio, per la decisione del regime di richiamare i suoi 53mila operai impiegati in 123 piccole e medie aziende sudcoreane. I tour sul monte Kumgang furono invece sospesi nel 2008 per la morte di una turista colpita da un proiettile vagante.
CAMBOGIA – Duch trasferito in una prigione pubblica
Il compagno Duch sarà trasferito in una prigione pubblica. Il direttore del famigerato carcere S-21, dove durante il regime dei Khmer rossi, morirono almeno 15mila detenuti, è al momento l’unico condannato dal tribunale speciale internazionale per i crimini di guerra in Cambogia.
Kaing Guek Eav, questo il suo vero nome, è stato condannato all’ergastolo e sarà ora trasferito in un carcere nella provincia meridionale di Kandal, dopo essere stato detenuto per anni in una struttura del tribunale sostenuto dalle Nazioni Unite. Fonti del Dipartimento generale per le carceri hanno spiegato all’agenzia France Presse che Duch sarà alloggiato lontano dagli altri detenuti per garantirne l’incolumità.
[Foto credit: robledo.fromthefog.com]