Otsuji Kanako è la prima donna giapponese dichiaratamente omosessuale a entrare in parlamento. La sua è una storia di impegno in difesa dei diritti della comunità Lgbt del suo Paese, partendo dalla Osaka di Hashimoto. E, dalla scorsa settimana, finalmente dal Parlamento di Tokyo. La politica giapponese pare aver trovato l’antidoto al radicalismo conservatore di Hashimoto Toru. Si chiama Otsuji Kanako, 38 anni, donna, coreanista, omosessuale e attivista per i diritti gay nel suo paese. "Con un parlamentare della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender) che siede in Parlamento, il Giappone trasmette agli altri paesi un’immagine di rispetto dei diritti umani", ha dichiarato Otsuji allo Asahi Shimbun il 23 maggio scorso.
Quel giorno la parlamentare del Partito democratico del Giappone (Pdg) si trovava al Ministero degli Interni per ritirare il proprio certificato di elezione. Una bella soddisfazione per lei, dopo aver mancato l’elezione diretta sei anni fa. Ha preso infatti il posto di un collega dimissionario.
Il suo incarico sarà breve – tra poco più di un mese infatti si rinnova la Camera alta – ma il segnale, in un paese conservatore come il Giappone, è forte. Otsuji è infatti la prima donna politica giapponese dichiaratamente omosessuale a sedere in un ramo del Parlamento. "Voglio impegnarmi in Parlamento senza nascondermi o provare imbarazzo", ha dichiarato Otsuji.
Un impegno che ha il supporto di tutto il suo partito uscito gravemente sconfitto dalle ultime elezioni nazionali dopo 3 anni di governo. "Appena due mesi di incarico sono molto pochi – ha spiegato alla stampa il segretario generale del Pdg, Hosono Goshi– ma mi aspetto da lei grande motivazione. Per quanto mi riguarda la sosterrò a pieno".
Alla prima interrogazione parlamentare da senatrice Otsuji ha richiamato l’attenzione del governo sui malati di Aids di Okinawa. Pochi giorni più tardi la presenza a una manifestazione contro il sindaco di Osaka che aveva sostenuto la necessità delle schiave del sesso dell’esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Da circa 10 anni, l’esponente del Pdg è protagonista della lotta per i diritti delle "minoranze sessuali" in Giappone. Campionessa juniores di karate e candidata a rappresentare la nazionale giapponese di taekwondo – arte marziale coreana, studiata durante uno scambio linguistico universitario a Seul – alle olimpiadi di Sydney 2000, viene eletta nel 2003 nel consiglio della prefettura di Osaka. Qui, nel 2005 riesce ad ottenere l’equiparazione delle coppie omosessuali alle famiglie "tradizionali" al fine delle domande per le case popolari.
Lo stesso anno fa coming out al Tokyo Pride, contravvenendo al parere dei suoi consiglieri politici che le avevano suggerito di tenere nascosta la propria omosessualità. Nel 2007, poi, l’evento che l’ha portata all’attenzione della cronaca: in un parco pubblico di Nagoya si "sposa" con la sua compagna per sensibilizzare l’opionione pubblica sul tema dei matrimoni gay, non legalmente riconosciuti in Giappone.
E oggi come allora l’obiettivo rimane lo stesso. "Il mio intento – aveva detto lei tempo fa – è andare avanti nella costruzione di un ambiente in cui anche le persone socialmente deboli possano vivere con uguali diritti".
[Scritto per il Fattoquotidiano.it]
*Marco Zappa nasce a Torino nel 1988. Fa il liceo sopra un mercato rionale, si laurea, attraversa la Pianura padana e approda a Venezia, con la scusa della specialistica. Qui scopre le polpette di Renato e che la risposta ad ogni quesito sta "de là". Va e viene dal Giappone, ritorna in Italia e si ri-laurea. Fa infine rotta verso Pechino dove viene accolto da China Files. In futuro, vorrebbe lanciarsi nel giornalismo grafico.