Con 244 voti a favore il Parlamento pakistano ha affidato per la terza volta la guida del governo a Nawaz Sharif, che si è impegnato a far cessare i raid Usa con i droni. Tre donne rohingya sono state uccise in scontri con le forze di sicurezza e a Fukushima aumentano i casi di tumore alla tiroide tra i ragazzi.
PAKISTAN – Sharif giura da primo ministro
Nawaz Sharif è stato eletto per la terza volta primo ministro del Pakistan. Il vincitore della tornata elettorale dell’11 maggio ha ricevuto il voto favorevole di 244 deputati. L’economia in bilico, i problemi energetici e le continue interruzioni nelle forniture elettriche, la minaccia talebana sono i principali nodi che il premier dovrà affrontare.
Altro capitolo è la fine dei bombardamenti statunitensi con i droni nelle aree tribali. La strategia antiterrorismo di Washington è sotto accusa da più parti nello spettro politico pakistano e a livello internazionale. Lo stesso Obama si è impegnato per una revisione, ma intanto, appena due giorni dopo il discorso del presidente statunitense, moriva in un raid Wali ur-Rehman, numero due dei talebani pachistani, spina nel fianco del governo di Islamabad, ma diversi dai turbanti neri afgani che al contrario dal Pakistan ricevono sostegno.
Il premier ha inoltre esortato all’unità per mettere mano all’economia del Paese dei puri, candidato a un salvataggio del Fondo monetario internazionale. Obiettivi, quello della sicurezza e l’economia, che gli analisti ritengono difficili da affrontare in un ambiente geopolitico che, ricorda la Bbc, è ancora influenzato dalla forza dei militari.
MYANMAR – Ancora morti tra i rohingya
Tre donne rohingya sono state uccise durante gli scontri con le forze di sicurezza nelle travagliate regioni occidentali birmane. L’episodio è avvenuto in un campo sfollati a Parein, nello stato di Rakhine teatro di violenze settarie tra musulmani e buddhisti che hanno fatto almeno 200 morti e dall’anno scorso hanno costretto decine di migliaia di birmani a lasciare le proprie case.
Le donne, scrive il magazine Mizzima, sono state raggiunte da colpi d’avvertimento sparati dalle guardie dopo momenti di tensione per il rifiuto dei rohingya al trasferimento in nuovi rifugi d’accoglienza. Migliaia sono i rohingya fuggiti dalle violenze e vittime di discriminazioni nel Paese a maggioranza buddhista perché ritenuti immigrati illegali dal vicino Bangladesh.
GIAPPONE – A Fukushima aumentano i casi di cancro alla tiroide
Il monitoraggio delle condizioni di salute dei giovani nell’area della centrale di Fukushima evidenzia un aumento dei casi di cancro alla tiroide tra i minori. Le diagnosi confermate sono 12, altri 15 i casi sospetti. I controlli riguardano 174mila ragazzi sotto i 18 anni.
Secondo i ricercatori della Fukushima Medical University, è però ancora presto per collegare il disastro nucleare dell’11 marzo 2011 e i casi più recenti. Citano l’incidente di Chernobyl del 1986 e il fatto che i casi di cancro alla tiroide non furono diagnosticati prima di quattro anni dalla catastrofe.
Nel 2011, dopo i primi test su 40mila minori furono 205 quelli richiamati per un secondo test. A sette fu diagnosticato il cancro. Nel 2012 furono invece 134mila i minori che passarono per un primo screening e 935 quelli per il secondo. Le diagnosi furono cinque. In Giappone, scrive il Japan Times, l’incidenza del cancro alla tiroide nei ragazzi e nelle ragazze tra i 10 e 14 anni d’età è di due a un milione.
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