Annie Zaidi parla di discriminazione castale e razzismo in India. Il sindaco di Osaka Hashimoto ha un modo tutto suo di scusarsi per le sua visione della storia. I maoisti colpiscono in India. Cannes premia il cinema asiatico e dalla Corea del Sud arriva una spy story a cavallo del 38esimo parallelo.Lunedì 27 maggio: La mia India – Siamo davvero razzisti?
Un sondaggio del Washington Post indica che gli indiani sono una delle popolazioni più razziste del pianeta. Al massimo bigotti e castisti, dicono in India, ma razzisti proprio no. Annie Zaidi prova a spiegare perché considerare la discriminazione castale un "razzismo soft" sia una fesseria.
Martedì 28 maggio: Giappone – L’arte di non scusarsi
Le uscite del sindaco di Osaka, Hashimoto Toru hanno riportato l’attenzione sull’atteggiamento della classe dirigente giapponese nei confronti della storia. Alcune dichiarazioni del sindaco di Osaka sulle comfort women e di Abe sull’invasione giapponese dell’Asia ne hanno messo in luce tutta l’immaturità politica.
Mercoledì 29 maggio: India – Vendetta maoista
Sabato scorso i maoisti del Chhattisgarh, in un’imboscata, hanno decapitato la leadership locale dell’Indian National Congress. 27 morti tra cui politici di rilievo e Mahendra Karma, fondatore del Salwa Judum, esercito anti-naxalita macchiatosi di crimini atroci contro la popolazione civile.
Giovedì 30 maggio: Cannes premia il cinema asiatico
Il festival del cinema di Cannes premia l’amore tra due donne e nessuna pellicola italiana. In Asia, invece, vanno diversi premi. Cina, Giappone, Corea del Sud, Cambogia e Singapore. Ecco chi ha avuto un riconoscimento.
Venerdì 31 maggio: Corea del Sud – L’impero delle luci
Un’email sconvolge la routine di Kim Ki-yong. Lui è una spia nordcoreana da vent’anni a Seul dove ormai ha messo su famiglia e un business. Ha ventiquattro ore di tempo per tornare al Nord. China Files recensisce L’impero delle luci di Kim Young-ha, tradotto in Italia da Metropoli d’Asia.