Oggi in Asia – Salvataggio miracoloso

In by Gabriele Battaglia

In Bangladesh ritrovamento miracoloso della prima donna sopravvissuta al crollo della manifattura tessile Rana Plaza di due settimane fa, poco fuori Dhaka. Taiwan protesta contro le Filippine dopo l’uccisione di un pescatore in acque contese. Pyongyang rende noti i crimini di Kenneth Bae. BANGLADESH – Estratta dalla macerie una sopravvissuta del crollo del Rana Plaza

“Miracoloso”, lo definisce il quotidiano del Bangladesh Daily Star. Ha sopreso un Paese intero il salvataggio a Savar, un sobborgo della capitale Dhaka, di Named Reshma, ritrovata viva oggi dai soccorritori dopo 17 giorni dal crollo della grande manifattura tessile, fornitrice di alcune marche d’abbigliamento occidentali,.

“Vi prego aiutatemi”, questo il grido della donna che i soccorritori hanno testimoniato di aver sentito. La donna sarebbe in buone condizioni di salute e potrebbe addirittura camminare, ha dichiarato ai media uno dei soccorritori. La donna che comunque ha riportato ferite gravi, è stata immediatamente trasportata al vicino ospedale militare di Savar. Il salvataggio insperato della donna è l’unica notizia positiva della giornata in cui il bilancio delle vittime del crollo del Rana Plaza ha superato quota mille.

TAIWAN – Il governo protesta contro Manila dopo l’uccisione di un pescatore

Il governo di Taipei ha chiesto chiarimenti e scuse ufficiali dalle Filippine dopo l’uccisione di un pescatore, un uomo di 65 anni di nazionalità taiwanese, in acque contese. L’incidente risale a martedì scorso a 315 chilometri a sud di Taiwan, in un’area che sia Taipei sia Manila rivendicano come zona economica esclusiva in pieno Mar cinese meridionale, su cui esiste da anni una contesa multilaterale che coinvolge, tra gli altri, anche la Cina e il Vietnam.

La guardia costiera filippina ha fatto sapere di avere sparato contro il peschereccio, identificato come illegale, per “mettere fuori uso” i suoi macchinari. Ha inoltre dichiarato, tramite un suo portavoce, alla agenzia France-Presse che “se qualcuno è stato ucciso, merita le nostre condoglianze, non le nostre scuse”.

Il ministro degli Esteri taiwanesi David Lin ha comunque invitato le autorità di Manila ad “aprire un’indagine” sulla spaatoria, che non ha esitato a condannare fortemente. Come rivela la Bbc, in passato la guardia costiera filippina aveva già arrestato pescatori taiwanesi, ma senza mai fare vittime.

COREA DEL NORD – Pubblicati dettagli sui "crimini" di Kenneth Bae

La Corea del Nord ha reso noti oggi i capi d’imputazione del cittadino Usa condannato la scorsa settimana a 15 anni di lavori forzati dalla Corte Suprema di Pyongyang. Pae Jun-ho, salito agli onori delle cronache come Kenneth Bae, avrebbe introdotto nel “Regno eremita” materiali di propaganda anti-governativa e avrebbe ordito un colpo di stato, riporta l’agenzia ufficiale Knca.

Il portavoce dell’alto tribunale della capitale nordcoreana ha smentito nuovamente che Bae sia “una pedina di scambio con il governo di Washington”. Da un anno Bae è agli arresti da novembre 2012, dopo essere entrato in Corea del Nord dalla zona economica speciale di Ranson, al confine con la Cina, come turista.

[Foto credits: thedailystar.net]