Seul risponde alle provocazioni di Pyongyang presentando un nuovo missile capace di colpire ovunque in Corea del Nord. Hollande in India propizia un accordo nel settore della difesa mentre tiene banco lo scandalo Finmeccanica. Le Filippine contro i mappamondi cinesi. COREA DEL SUD – Seul punta le finestre di Kim Jong-un
Se Pyongyang si mostra assertiva dopo il suo terzo test nucleare condotto martedì, la Corea del Sud non vuole essere da meno. Il governo di Seul ha svelato oggi di essere dotato di un nuovo missile da crociera capace di colpire ovunque in Corea del Nord, con una precisione, spiegano, tale da centrare anche “le finestre dell’ufficio del comandante in capo nordcoreano”, ossia Kim Jong-un.
Si tratta di un’arma “estremamente potente e distruttiva”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Kim Min-seok, nell’intento di dissuadere il nemico da sferrare per primo un eventuale attacco.
I funzionari sudcoreani, che hanno mostrato video di lanci del missile da sottomarini e da piattaforme, non hanno tuttavia dato dettagli sulla gittata. Lo scorso ottobre Stati Uniti e Corea del Sud raggiunsero un accordo che permette a Seul di raddoppiare la gittata del proprio sistema missilistico fino a 800 chilometri.
INDIA – Delhi tratta con la Francia l’acquisto di caccia
India e Francia accelerano le trattative per un accordo da 12 miliardi di dollari per 126 caccia Rafale. L’intesa è stata al centro dell’incontro di oggi tra il presidente francese Francois Hollande in visita in India e il primo ministro indiano, Manmohan Singh.
Le trattative iniziate a gennaio 2012 con la Dassault Aviation sono andate a rilento per divergenze sia sul prezzo sia sulla selezione del partner indiano. La Dassault, scrive la Reuters, dovrebbe inviare 18 caccia completi e produrre i restanti direttamente nel subcontinente.
La visita del leader francese coincide con l’inchiesta giudiziaria che ha investito la società italiana Finmeccanica in un presunto caso di tangenti per la vendita di 12 elicotteri all’aviazione indiana. Hollande nel suo primo viaggio in Asia dall’inizio del suo mandato lo scorso maggio ha incontrato anche il suo omologo indiano Pranab Mukherjee e ha rimarcato il sostegno francese a un seggio permanente per l’India al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
FILIPPINE – La guerra dei mappamondi
I mappamondi sono l’ultimo argomento di scontro tra la Cina e le Filippine. In alcune librerie dell’arcipelago sono infatti in vendita globi made in China in cui è segnata la cosiddetta “linea dei nove punti”, una lingua che dall’isola di Hainan arriva fino al Borneo e include entro il territorio cinese le acque e le isole contese nel Mar cinese meridionale. Per il governo di Manila, che ha chiesto alle librerie di fermare le vendite, si tratta di una forma di disinformazione.
Il dibattito sui mappamondi si è aperto sui social network. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post, la polemica fa leva sulla diffusione dei globi prodotti in Cina, meno costosi rispetto a quelli statunitensi dove non c’è traccia delle nove linee.
Già lo scorso novembre Filippine e Vietnam protestarono per un immagine contenuta nei i nuovi passaporti emessi da Pechino. Nella mappa standard impressa sul documento i territori contesi sono parte della Cina.
[Foto credit: armytimes.com]