Nel corso della seconda giornata di incontri, Cina e Corea del Nord si sono scambiati messaggi improntanti alla buona volontà. E’ avvenuto nel corso della visita a Pyongyang dal premier cinese Wen Jiabao, che i diplomatici mondiali leggono come un estremo tentativo per migliorare la situazione di tensione nella regione.Il resto del mondo rimane in attesa di capire come la diplomazia cinese abbia intenzione di riportare alla tranquillità un’area che sta vivendo tensioni, da quando la Corea del Nord ha alzato il tiro circa i propri esperimenti nucleari. Insieme all’Iran la Corea del Nord è l’attuale patata bollente internazionale di Pechino.
La visita di tre giorni è iniziata ieri, quando Wen è stato salutato con un abbraccio da Kim Jong-il, “Caro Leader” della Corea del Nord, all’aeroporto di Pyongyang. Un incontro che segna i sessant’anni dell’amicizia sino-nord coreana e che ufficialmente si concentrerà su temi come il commercio e l’istruzione. Il vero nucleo dei discorsi sarà però altro e la speranza in Occidente è che Wen possa contribuire a spingere Kim a riaprire i negoziati sul suo programma nucleare. Nel consueto mix di retorica e real politik, la Cina è congratulata con il suo alleato: "la storia dimostra che lo sviluppo delle relazioni tra Cina e Corea del Nord è in armonia con gli interessi fondamentali e i desideri condivisi dei popoli di entrambi i paesi". Kim e gli altri leader della Corea del Nord hanno risposto precisando che le relazioni saranno "costantemente consolidate e sviluppate".
L’incontro avviene nel periodo più turbulento tra i due paesi. L’aria si era fatta gelida ad aprile, quando la Corea del Nord ha lanciato un missile intercontinentale, subito seguito in maggio da un test nucleare sotterraneo. La Cina aveva condannato l’alleato, sostenendo le sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Uno schiaffo piuttosto forte per un paese che dipende totalmente dalla Cina. La visita da parte di Wen Jiabao suggerisce però che le divergenze siano state superate e che la Corea del Nord sia pronta a riprendere i negoziati. Anche se non mancano perplessità: "le possibilità di progressi reali sono di piccole dimensioni", ha detto Zhang Liangui, un esperto sulla Corea del Nord presso la Scuola Centrale del Partito, a Pechino. "Attraverso le visite come questo, la Corea del Nord cerca di creare l’impressione di essere rispettata come una potenza mondiale. Naturalmente, questo non è vero, ma l’impressione aiuta il suo leader a rafforzare la propria autorità interna", ha ribadito Zhang al Times.