Oggi in Asia – Dal 2014 i Nobel d’Asia

In by Gabriele Battaglia

Il magnate taiwanese Samuel Yin ha deciso di fondare i Nobel asiatici. In Corea del Sud, le due donne più importanti del continente, Aung San Suu Kyi e Park Geun-hye si incontrano per discutere della cooperazione futura tra i rispettivi paesi. Nelle Filippine le vittime della dittatura di Marcos saranno ricompensati. TAIWAN – Ecco i Nobel asiatici

Il businessman taiwanese Samuel Yin ha sborsato circa 3 miliardi di dollari taiwanesi, circa 77 milioni di euro, per la fondazione dei Premi Tang, quelli che saranno l’equivalente dei Nobel in Asia. La scelta del nome è emblematica: la dinastia Tang rimase sul trono per più di mille anni favorendo lo sviluppo della cultura e della scienza in tutta la Cina.

Il magnate di Taiwan, che ha un impero economicostimato in circa 3,4 miliardi di dollari, ha infatti messo da parte la somma per la sua Tang Prize Foundation, che assegnerà premi nel campo dello sviluppo sostenibile, delle scienze bio-farmaceutiche, studi sulla Cina e sul diritto, ambiti attualmente non coperti dai Nobel scandinavi.

"Spero che il premio dia nuova linfa vitale alla ricerca che ha enormi benefici sul mondo e sul genere umano, promuova la cultura cinese e faccia del mondo un posto migliore," ha aggiunto Yin. Il premio sarà aperto a tutti i paesi e verrà assegnato per la prima volta all’inizio del 2014.

COREA DEL SUD – Park Geun-hye incontra Aung San Suu Kyi

Le due signore d’Asia sono accomunate da una tragica fatalità. Entrambi i loro padri sono stati assassinati da un’arma da fuoco. Entrambe poi hanno scelto di entrare in politica guadagnando un certo potere in Paesi dominati dagli uomini.

Suu Kyi, però, ha costruito la propria carriera politica da dissidente, mentre Park è entrata anche grazie all’influenza seppur postuma del padre nei piani della politica che contano, e tra poco meno di un mese diventerà il primo presidente donna dell’Asia.

Suu Kyi visiterà l’evento biennale e globale Special Olympics, che la Corea del Sud ospita a Pyeongchang. Inoltre riceverà un premio per i diritti umani nella città di Gwangju, città dove nel 1980 un movimento di piazza fu represso nel sangue dalla dittatura militare allora al potere.

L’incontro di questa settimana è l’ultimo di una serie di meeting ufficiali tra Seoul e Rangoon. L’anno scorso il presidente birmano Thein Sein aveva incontrato Lee Myung-bak: un nuovo periodo di cooperazione economica, questa l’impegno reciproco delle parti. Thein Sein aveva poi promesso lo stop all’acquisto di armi dalla Corea del Nord.

FILIPPINE – Vittime del regime ricompensate

Dopo quasi quarant’anni le vittime del regime di Ferdinad Marcos, a capo di una dittatura militare per 14 anni, dal 1972 al 1986, saranno ricompensati. Ci sono voluti 27 anni per approvare la legge che istituisce un compenso monetario per le vittime di incarcerazioni, pestaggi, molestie e uccisioni.

Sono circa 9,600 le vittime dei crimini del regime di Marcos. In totale il governo di Benigno Aquino ha stanziato 246 milioni di dollari per i compensi, tutti soldi recuperati dal sequestro dei beni di Marcos. Ora una speciale commissione dovrà decidere l’entità dei versamenti analizzando i singoli casi delle vittime che ne faranno richiesta.  

[foto credits: nytimes.com]