Oggi in Asia – Processi vietnamiti

In by Simone

In Vietnam in 22 sono alla sbarra perché accusati di voler rovesciare il governo. La Birmania ha visto dimezzato il suo debito estero per un accordo con il Club di Parigi e l’India ha stabilito che uno dei presunti stupratori di Delhi è minorenne.
Vietnam –  Processo per sovversione

Commenti di stampa lo hanno definito uno tra i più grandi processi per sovversione celebrati in Vietnam negli ultimi anni. I 22 imputati sono membri dell’Hoi Dong Cong Luat Cong An Bia Son o Consiglio per legge e gli affari pubblici di Bia Son, un gruppo accusato di voler rovesciare il governo di Hanoi. Se condannati rischiano la pena di morte.

Il gruppo è poco conosciuto, secondo l’agenzi vietnamita i militanti sarebbero circa 300 sparsi tra le città nel centro e nel meridione del Paese. Il processo è l’ennesimo contro gruppi accusati di voler rovesciare il potere comunista.

Il giro di vite sulla libertà d’espressione  è iniziato nel 2009. Da allora sono state condannate decine di blogger, attivisti politici e studenti. All’inizio dell’anno sono finiti in carcere tredici presunti attivisti del Viet Tan, gruppo in esilio negli Usa considerato un’organizzazione terroristica da Hanoi

INDIA – Imputato minorenne

Il sesto indagato per lo stupro di gruppo, il sequestro  e l’omicidio di una studentessa 23enne lo scorso dicembre a Delhi sarà giudicato da un tribunale minorile. È stata infatti stabilità l’età precisa del ragazzo nato il 4 giugno del 1995 e dunque ancora 17enne. Se condannato rischia un massimo di tre anni carcere.

La violenza ha portato a manifestazioni di piazza e innescato un dibattito in tutto il Paese sulla condizione della donna. Gli altri cinque imputati rischiano l’ergastolo o la pena di morte.

BIRMANIA –  Debito estero dimezzato

Il Club di Parigi annullerà metà del debito estero birmano. Il governo di Naypyidaw ha annunciato di aver trovato un accordo con i Paesi donatori che prevede anche di spalmare il debito restante su un periodo di 15 anni. Altri accordi bilaterali saranno siglati nei prossimi mesi.

La Birmania è stata sollevata di 3 miliardi di dollari dal Giappone e di 534 milioni dalla Norvegia. Il dimezzamento del debito è la risposta alle riforme intraprese nell’ultimo anno dal governo di Thein Sein che sta aprendo politicamente ed economicamente il regime, un tempo Stato paria della comunità internazionale.

Intanto la Banca asiatica per lo sviluppo ha accordato alla Birmania un prestito pari a 512 milioni di dollari.

[Foto credit: thenewstribe.com]