Tappa birmana per il viaggio di Obama nel Sudest asiatico. Il presidente Usa ha lodato le riforme intraprese dal Paese. In India un commento su Facebook critico contro gli onori concessi al defunto leadernazionalista è costato il carcere a una ragazza e l’Asean litiga sulla dispute territoriali.
BIRMANIA – Storica visita di un presidente Usa
Barack Obama ha definito parlato di notevole cammino verso la democrazia, per descrivere il percorso riformista intrapreso nell’ultimo anno e mezzo dalla Birmania, che il presidente Usa ha scelto di chiamare Myanmar.
Migliaia di persone hanno accolto Obama, primo presidente statunitense in carica a visitare il Paese dei pavoni.Durante la visita di sei ore, il capo di Stato Usa ha incontrato il presidente Thein Sein e la leader dell’opposizione democratica e premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi.
Nel discorso tenuto all’università di Rangoon, Obama, che ha scelto il sudest asiatico per il primo viaggio dopo la sua rielezione, ha detto di essere lì per tendere una mano al Paese, ha parlato di prigionieri politici, 66 dei quali sono stati scarcerati alla vigilia della sua visita, e ha esortato i birmani ad accettare i musulmani rohingya, vittime di violenze settarie negli ultimi mesi.
Il viaggio ha voluto essere un ulteriore prova del sostegno di Washington alle riforme intraprese dopo il voto del 2010. Con un appunto ai generali che seppur disciolta la giunta alpotere per sessant’anni continuano ad avere influenza sulla politica birmana, Obama ha parlato di libertà d’espressione, culto, associazione e di vivere senza dover avere paura, citando Suu Kyi.
La tappa birmana era la seconda nel sudest asiatico per il presidente Usa accolto domenica in Thailandia dalla primo ministro Yingluck Shinawatra. Per domani è atteso invece in Cambogia dove con molta probabilità solleverà con il premier Hun Sen il tema del rispetto dei diritti umani nel Paese, in particolare per i casi di assalti ad attivisti giornalisti, ed ambientalisti.
INDIA – Arresti per un like contro il Shiv Sena
Arrestate per un commento di Facebook contro gli onori ricevuti da leader dell’ultra destra hindu Bal Tahckeray, morto sabato a 86 anni. È successo a due ragazze indiane fermate a Palaghar, 100 chilometri da Mumbai.
“Persone come Tahackeray nascono e muoiono ogni giorno, ma in loro onore non si proclama alcuno sciopero”, ha scritto la ventunenne commentando la scelta di chiudere negozi e attività per onorare il fondatore dello Shiv Sena, partito ultra nazionalista. All’amica è bastato invece mettere un mi piace sotto il testo per essere a sua volta arrestata.
Negli ultimi mesi è aumentato il numero degli indiani coinvolti in casi simili, che hanno fatto temere per la libertà d’espressione nel Paese.
ASEAN – Niente consenso sulle dispute territoriali
Le dispute territoriali nel Mar cinese meridionale sono al centro dei colloqui del vertici Asean in corso in Cambogia. Domenica la presidenza cambogiana ha spiegato che i dieci Paesi membri del blocco si sono trovati d’accordo nel non internazionalizzare le tensioni che oppongono alcuni di loro alla Cina.
Le Filippine, come sottolinetato lo stesso presidente Benigno Aquino e un altro Paese, verosimilmente il Vietnam, si sono detti contrari a quanto detto dal premier Hun Sen, smentendo il presunto consenso all’interno dell’Asean, e decisi a far valere le proprie ragioni sul piano globale.
[Foto credit: cbc.ca]