Nuovo sito per la compagnia aerea nordcoreana che permetterà di prenotare online, per attrarre nuovi turisti. L’India discute della clemenza all’attentatore di Mumbai e l’Onu dà il bilancio dei disastri naturali in Asia.
Corea del Nord – Arriva il booking online
La compagnia di bandiera nordcoreana fa il suo ingresso nell’era delle prenotazioni online. Nota per essere l’una compagnia aerea a una stella, la Air Koryo ha lanciato un nuovo sito internet che permetterà l’acquisto di biglietti da e per Pyongyang su tre rotte che la collegano alla Cina e alla Russia, con destinazioni Pechino, Sheyang e Vladivostok.
La novità fa parte del tentativo di modernizzarsi e migliorare l’immagine del proprio marchio. L’Air Koryo non gode di grande pubblicità ed è nella lista nera delle compagnie cui è vietato operare nell’Unione europea per la mancanza di standard di sicurezza adeguati.
La compagnia, sottolinea il sito NK News, offre ai passeggeri condizioni ormai dimenticate dalle concorrenti. Il rimborso totale del biglietto e senza ulteriori spese per chi perde l’aereo o non si presenta all’imbarco; la possibilità di far viaggiare animali di piccola taglia sotto il sedile e gratis.
“Un chiaro modo per attirare quanti non hanno mai neanche pensato di andare a Pyongyang”, ha commento l’esperto russo Leonid Petrov. Questo sebbene cercando di utilizzarlo il sito dia ancora qualche problema e i voli indicati non siano disponibili.
India – No alla clemenza per l’attentatore di Mumbai
Il ministero dell’Intero indiano ha esortato il capo di Stato a respingere la richiesta di clemenza per Mohammad Ajmal Amir Qasab, condannato a morte per gli attacchi terroristici di Mumbai nel 2008.
Qasab è l’unico superstite del gruppo islamista che nel novembre di due anni fa tenne in scacco per sessanta ore il centro finanziario dell’India facendo 166 morti. L’opposizione nazionalista hindu del Bharatiya Janata Party (BJP) preme affinché non ci sia nessun rinvio nell’esecuzione della condanna.
Da almeno sette anni, si legge nell’ultimo rapporto di Amnesty International sullo stato dei diritti umani, in India vige una moratoria di fatto sulle esecuzioni.
Asia – La piaga dei disastri naturali
In tutta l’Asia sono 185 milioni le persone afflitte da disastri naturali come alluvioni e tempeste. Un bilancio che, si legge nel Asia Pacific Disaster Report 2012 delle Nazioni Unite, è andato aumentando negli ultimi decenni come conseguenza di modelli di sviluppo che hanno puntato tutto sulla crescita e dell’urbanizzazione.
Tra il 1970 e il 2010 il numero di quanti vivono in regioni esposte alle alluvioni è raddoppiato arrivando a 63 milioni, mentre quello degli abitanti nelle regioni colpite da cicloni è passato da 71,8 a oltre 120 milioni. I morti in quarant’anni sono stati oltre 2 milioni.
L’anno passato la regione ha dovuto affrontare le conseguenze della triplice catastrofe nipponica -terremoto, maremoto e incidente nell’impianto nucleare di Fukushima- e quello delle alluvioni in Thailandia. In totale le perdite economiche sono state pari a 294 miliardi di dollari.
Il rapporto sottolinea l‘inadeguatezza delle politiche per proteggere la popolazione dai disastri. Tuttavia non mancano esempi virtuosi. Il Bangladesh ha investito negli ultimi 35 anni oltre 10 miliardi di dollari per ridurre il rischio di disastri. Ma soltanto pochi Paesi nella regione stanno facendo sforzi adeguati.
[Foto credit: terminalu.com]