Parla Kim Han-sol, nipote del Caro Leader. Intervistato dalla tv finlandese chiama dittatore lo zio Kim Jong-un, attuale leader di Pyongyang. In Cambogia una giornalista tailandese è nei guai per una foto del re e gli Usa potrebbero far partecipare la Birmania a esercitazioni congiunte.
COREA DEL NORD – Parola di Kim
Far parte della dinastia Kim in Corea del Nord è un modo sicuro per attirare l’attenzione delle stampa. A conquistare i titoli in questi giorni è la chiacchierata di Kim Han-sol, diciassettenne nipote del leader nordcoreano Kim Jong-un, intervistato dall’ex sottosgretario dell’Onu Elisabeth Rehn per una televisione finlandese.
Il figlio di Kim Jong-nam, primogenito del defunto Caro Leader Kim Jong-il, non ha mancato le attese. Parlando della successione al nonno gli è sfuggito l’appellativo dittatore rivolto allo zio salito al potere a dicembre.
Ancora ha difeso il padre, a suo dire non interessato alla politica, ma che gli analisti hanno sempre dato escluso dalla corsa al potere per la vicenda del visto falso con cui fu fermato a Tokyo nel 2001 pare per visitare Disneyland che negli ultimi tempi si è espresso più volte contro il sistema di successione.
Parlando di sé, il giovane Kim si è augurato di poter un giorno lavorare in progetti umanitari e fare il bene dei nordcoreani, sebbene la sua adolescenza sia trascorsa tra Macao e ora la Bosnia dove studia nell’United World College di Mostar.
Già l’anno scorso il rampollo della famiglia Kim era salito alla ribalta, quando i suoi commenti e le sue foto su Facebook erano stati pubblicati dalla stampa sudcoreana.
CAMBOGIA – La foto del re
Il premier cambogiano Hun Sen esorta alla calma. Il ministero degli Esteri tailandese invia le proprie scuse a Phnom Penh. Tutto per un’immagine che circola sui social network, quella di Thapanee Eadsrichai, nota giornalista dell’emittente televisiva Channel 3, che in un servizio sulla morte dell’ex re cambogiano Norodom Sihanouk stava in piedi accanto a una pagina di giornale buttata a terra sulla quale era ben visibile la foto del defunto e amato sovrano.
La reporter si è scusata, ma il caso diplomatico è aperto e rischia di riaccendere sentimenti nazionalistici.Lo scorso anno le truppe di Cambogia e Thailandia furono coinvolte in scontri a fuoco attorno al tempio di Preah Vihear, patrimonio Unesco conteso tra i due Paesi.
Birmania – Invito per le esercitazioni
La Birmania potrebbe partecipare alle manovre militari congiunte che il prossimo anno vedranno gli Stati Uniti coinvolti nel Sudest asiatico. Lo rivelano fonti tailandesi, il Paese che ospiterà le esercitazioni.
La scelta di Washington di aprire al regime birmano è l’ennesimo segno del tentativo statunitense di portare nella propria orbita l’ex Paese paria dell’Asia oggi sulla via delle riforme. Al momento la decisione non è ancora stata ufficializzata ha però sottolineato il ministero della Difesa tailandese.
Le Cobra Gold sono le più grandi esercitazioni militari nella regione e coinvolgono Usa, Thailandia e altri Paesi dell’area.
[Foto credit: thenewstribe.com]