L’omaggio dei politici nipponici al santuario dei caduti durante la Seconda Guerra Mondiale crea di nuovo polemiche. Nello Sri Lanka scagionato il leader tamil ricercato dall’India e a New York un bangladese è stato arrestato per aver cercato di far saltare in aria la Fed.Giappone – Ministri allo Yasukuni
Mancando alle raccomandazioni del premier Yoshihiko Noda, i ministro nipponico dei Trasporti, Yuichiro Hate e il suo collega alle Poste, Mikio Shimoji, hanno fatto visita al santuario Yasukuni.
Il tempio è il memoriale ai caduti nella Seconda Guerra Mondiale, tra i quali figurano anche 14 criminali di guerra. La visita rischia di dare nuova linfa ai già tesi rapporti con la Cina, dove ancora forte è il ricordo delle atrocità compiute dall’esercito imperiale durante il conflitto.
Tokyo e Pechino sono al centro di una disputa territoriale per il controllo di un gruppo di isolotti chiamati Senkaku dai giapponesi e Diaoyu dai cinesi.
Nei giorni scorsi l’agenzia ufficiale cinese Xinhua non aveva mancato di rimarcare il disappunto di Pechino per la visita al santuario del leader dell’opposizione Shinzo Abe. Anche per questo il governo di Tokyo ha cercato di smorzare le polemiche parlando di visita privata
Sri Lanka – Libero il leader Tamil ricercato in India
Selvarasa Pathmanathan, leader delle Tigri Tamil ricercato dall’India per l’omicidio nel 1991 dell’allora premier indiano Rajiv Gandhi, è un uomo libero. Contro KP, com’è conosciuto l’ex guerrigliero, non c’è nessuna inchiesta, fanno sapere da Colombo.
Unico ancora in vita tra i leader tamil dopo l’offensiva dell’esercito cingalese che tre anni fa sconfisse militarmente le Tigri, Pathmanathan era agli arresti. Ora che, come ha sottolineato il portavoce della sicurezza nazionale, Kp “non è praticamente più in detenzione" e potrà continuare a dirigere un’organizzazione non governativa nel nord dello Sri Lanka.
Il governo di Colombo non ha tuttavia dato spiegazioni sul perché in apparenza stia ignorando il mandato d’arresto indiano contro l’ex guerrigliero ancora iscritto nella lista dei criminali ricercati dall’Interpol.
Bangladesh- Tenta di far saltare la Fed
Un cittadino bangladese di ventuno anni è stato arrestato a New York nel tentativo di far saltare in aria la sede della Federal Reserve.
Secondo quanto riferito dal dipartimento di Giustizia, Razwanul Ahsan Nafis progettava di compiere l’attentato con quella che pensava fosse una bomba, in realtà fornitagli da agenti dell’Fbi per incastrarlo.
Nafis , arresto dopo aver inutilmente tentato di far detonare l’ordigno, è accusato di aver usato un’arma di distruzione di massa e di aver avuti contatti con affiliati alla rete di al Qaida.
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