Oggi in Asia – Malfunzionamenti nucleari

In by Simone

Due reattori spenti in Corea del Sud per motivi tecnici. Nelle Maldive è stato ucciso un parlamentare e si attende per la prima udienza del processo contro l’ex presidente Nasheed, mentre in Indonesia si torna a parlare delle violazioni dei diritti umani compiute cinquant’anni fa contro i comunisti.
COREA DEL SUD – Spenti due reattori

Due reattori in due diverse centrali sudcoreane sono stati spenti per motivi tecnici. I reattori interessati sono lo Shingri 1 vicino alla città meridionale di Pusan e lo Younggwang 5 nell’omonima centrale nella provincia di di Jeolla meridionale. Nel primo caso un malfunzionamento delle barre di moderazione ha spinto per lo spegnimento del reattore verso alle 8:19 ora locale, (mezzanotte circa in Italia). Poche ore dopo il il basso livello di acqua in un generatore di vapore ha portato allo spegnimento automatico del secondo.

Le cause degli incidenti sono ancora da chiarire. La Korea Hydro and Nuclear Power (KHNP) ha subito sottolineato che non c’è rischio di fuoriuscite radioattive, ma dopo l’incidente all’impianto nipponico di Fukushima a marzo del 2011, i timori sulla sicurezza del nucleare sono in aumento. Tanto più che lo scorso maggio cinque ingegneri sono stati incriminati con l’accusa di aver coperto alcune potenziali falle nelle centrali più vecchie.

In Corea del Sud sono attivi 23 reattori che forniscono il 30 per cento del consumo energetico. E il governo ha in programma di costruirne altri 16 entro il 2030.

MALDIVE – Ucciso un parlamentare

Un parlamentare delle Maldive è stato accoltellato a morte a Male, capitale dell’arcipelago. L’omicidio di Afrasheem Ali, di 46 anni, è il primo di un parlamentare nella rinomata meta turistica sconvolta nell’ultimo anno dalla destituzione a febbraio dell’allora presidente Mohamed Nasheed, costretto a lasciare per le proteste di parte della polizia e dell’esercito.

L’omicidio può rinfocolare la tensione già alta per il rischio che Nasheed possa essere arrestato per non essersi presentato in aula alla prima udienza del processo che lo vede imputato per abuso di potere per aver fatto arrestare un giudice.

Nasheed, primo presidente democraticamente eletto del Paese, ha sempre definito un golpe le proteste che lo costrinsero ad abbandonare la carica a febbraio a favore del suo vice, Mohammed Waheed Hassan. Una commissione d’indagine, sostenuta anche dal Commonwealth ha tuttavia stabilito che l’avvicendamento fu fatto secondo i dettami della Costituzione.

INDONESIA – IL governo respinge le accuse di violazione dei diritti umani

Il governo indonesiano ha respinto i risultati di un inchiesta della Commissione per i diritti umani che denunciava gli abusi e le violenze subite dalle vittime della campagna anticomunista del 1965 e esortava l’esecutivo a scusarsi con le vittime delle atrocità.

Secondo il ministro per la Sicurezza e la legalità quanto accaduto fu motivato dalla necessità di proteggere il Paese. L’inchiesta ha fatto chiarezza sugli arresti e le detenzioni nei campi di prigionia gestiti dai militari in cui i detenuti furono torturati, subirono violenze sessuali e in molti casi uccisi.

Secondo il ministro, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono, non dovrebbe scusarsi con le vittime e con le loro famiglie perché i fatti andrebbero inseriti nel loro contesto storico.

[Foto credit: greenpeace.org]