Corea del Nord – Il ritorno del figliol prodigo

In by Simone

Kim Jong-nam, primogenito del Caro Leader, in visita in Corea del Nord. Con il potere del fratello  minore che si sta consolidando, l’ex delfino, critico con i metodi di successione, potrebbe trovare un ruolo nel aiutare il Paese ad attrarre investimenti.

Si specula tra gli osservatori di faccende nordcoreane del perché Kim Jong-nam, successore mancato del Caro Leader, sia tornato in visita in Corea del Nord il mese scorso.

Il primogenito di Kim jong-il ha rotto così il suo esilio dorato tra Pechino e Macao, cui era stato costretto per essere stato fermato con un passaporto falso all’aeroporto do Tokyo nel 2001 per riuscire a visitare Disneyland assieme alla famiglia. Circostanza che assieme ad altre lo escluse dalla linea dinastica che caratterizza il socialismo ereditario nordcoreano.

Fonti cintate dalla stampa sudcoreana, riferiscono degli incontri di Jong-nam con alcuni dei più stretti collaboratori del fratello minore e nuovo leader del Paese, Kim Jong-un.

Dalla morte del padre lo scorso dicembre, il primogenito si era tenuto defilato dalla scena nordcoreana non facendosi vedere né durante il periodo di lutto né partecipando alle celebrazioni lo scorso aprile per il centesimo anniversario dalla nascita del nonno e fondatore della Patria, Kim Il-sung.

Alimentando così i sospetti di uno scontro con il fratello, cui all’inizio dell’anno diede alito la pubblicazione di un libro-intervista con il giornalista giapponese Yoji Gomi, in cui Kim Jong-nam parlava delle difficoltà nel poter avviare riforme sul modello cinese in Corea del Nord e criticava, definendolo anacronistico, il sistema di successione ereditaria.

Per alcuni esperti, sentendosi in pericolo, Kim Jong-nam sarebbe stato sotto protezione cinese, (o sorveglianza a seconda dei casi come scrive su Asia Times il coreanista Andrei Lankov) paventando il rischio che il fratello minore potesse ordinare il suo omicidio. Ipotesi che sembrano smentite dal viaggio dello scorso maggio.

È allora che l’ex delfino si sarebbe incontrato con lo zio Jang Song-taek, considerato uno stretto alleato e forse anche reggente del giovane Kim Jong-un. “Ci sono segnali di un miglioramento nel rapporto tra i due Kim”, ha detto Cheong Seong-chang del Sejong Institute a Seul, citato dal Korea Times, “Una volta stabilizzato il potere di Kim Jong-un il fratello maggiore potrà godere di maggiore libertà”.

E forse potrebbe giocare un ruolo nell’attrarre investimenti, soprattutto per lo sviluppo della zona economia speciale di Rason, per rivitalizzare la disastrata economia nordcoreana. Di recente Kim Jong-nam ha visitato Russia e Singapore e proprio nell’aeroporto della città-Stato è stato visto parlare con alcuni sudcoreani.

Mentre continuano gli sforzi diplomatici per trovare nuove alleanze e riallacciarne di antiche con visite di alti funzionari in Indonesia, Laos Vietnam e Birmania.

[Foto credit: blog.keia.org]