Siamo ufficialmente abitanti del villaggio di Bollophur, periferia di Santiniketan, periferia di Bolpur, a tre ore da Calcutta, Bengala Occidentale. Questi sono i nostri diari.
Coke Studio Pakistan è un programma di Mtv sponsorizzato da Coca Cola, alla quinta edizione in Pakistan. Il format, preso a prestito dal primo esperimento pilota Coke Studio Brazil di qualche anno fa, porta interpreti di musica tradizionale e moderna in uno studio di registrazione, li fa conoscere e mette a disposizione strumenti, tecnologie etc.
Gli artisti hanno l’obiettivo di miscelare i suoni tradizionali della musica pakistana – che poi la musica "pakistana" non esiste, tecnicamente, contando che fino al 1947 la distinzione tra India e Pakistan non c’era, ma lasciatemi passare il termine – con i generi più moderni tipo rock, soul, hip-hop.
Ne vengono fuori dei prodotti incredibili, sia per la qualità del suono che per le innovazioni nel panorama musicale locale. Senza dimenticare che Coke Studio diventa un palcoscenico mondiale per artisti pakistani che, altrimenti, non potrebbero far sentire la loro musica al di là del confine per una serie di motivi: pregiudizi (pochi in India, a dire il vero, ma sussistono), risorse economiche, mezzi di comunicazione.
Ironicamente, le compilation di Coke Studio Pakistan sono ormai oggetto di culto tra una certa gioventù indiana, tanto che quest’anno andrà in onda il progetto pilota Coke Studio India. Su internet i cultori indiani della versione pakistana sostengono che Coke Studio India non riuscirà ad eguagliare la qualità dell’originale pakistano, dando la colpa all’industria di Bollywood che da ormai un secolo è riuscita ad appiattire completamente il mercato musicale nazionale. In India sfondi se fai musica orecchiabile per i canoni bollywoodiani, altrimenti ciccia.
Aakar Patel, su Firstpost, dice: "I talenti musicali ed i produttori indiani hanno uno sbocco commerciali: Bollywood. Qui è dove si fanno i soldi e qui è dove i cantanti pakistani in cerca di successo vogliono arrivare. […] In Pakistan non c’è mercato musicale ed anche i musicisti con più talento devono fare altro oltre cantare o suonare. […] Gli svantaggi del non avere uno sbocco commerciale per il proprio talento sono tanti. L’unico vantaggio è che questi musicisti possono fare musica popolare che non sia commerciale".
Quando qualcuno si vorrà mettere a contare i danni che Bollywood ha causato alla musica indiana sarà sempre troppo tardi.
Ecco qui sotto due esempi presi da Youtube per dare idea del livello. La seconda in particolare, Sanam Marvi, si candida ad entrare nella storia della musica pakistana moderna. Da tenere d’occhio.