Siamo ufficialmente abitanti del villaggio di Bollophur, periferia di Santiniketan, periferia di Bolpur, a tre ore da Calcutta, Bengala Occidentale. Questi sono i nostri diari.
Last hippie standing è un documentario indipendente di 45 minuti girato qualche anno fa dal regista tedesco Marcus Robbin e trasmesso, tra gli altri, anche dalla Bbc.
E’ un documento incredibile sotto molti aspetti e qui ci sentiamo di consigliarlo caldamente a tutti gli appassionati di India.
Quando dico tutti, intendo proprio tutti: technoraver che vedono in Goa la Terra promessa del divertimento lisergico e della libertà; hippie mancati che sognano "l’isola di chi ha negli occhi il blu della gioventù" per scappare dal Sistema consumistico e materialistico; lettori stanchi di vedere l’India descritta come un parco giochi continentale pieno di spiritualità, bambini nudi, santoni, cocco, "ma come si sta bene in India chi me lo fa fare di tornare"; chi crede che la migrazione del ’68 in India abbia fatto molto, molto male agli indiani e all’idea che noi abbiamo di loro.
Marcus Robbin mette tutto insieme e in 45 minuti ci si ritrova ad esclamare (nell’ordine):
"Ma che davero?!"
"Quelli degli anni ’70 si che erano hippie…."
"Sto santone occidentale mi sta simpatico"
"Ma andate a lavorare!!!"
"Levategli il passaporto!"
"Un dj techno?! Ma non viveva in un ashram?"
"Però alla fine un po’ hanno ragione, guarda come stanno bene. E chi li ammazza a quelli?"
"Ma guarda quanto sono carini in giro per Berlino vestiti d’arancione…"
"Povera India"