L’uomo che ha gestito l’emergenza sars ha sostituito il rosso Bo Xilai. Resta da chiarire se Zhang Dejiang, ex rampollo di Jiang Zemin, arriverà o meno alla Commissione permanente del Politburo. Per sostituire Bo Xilai il Comitato centrale del Partito comunista ha scelto Zhang Dejiang, vice premier e dal rango pari a quello del funzionario estromesso.
Zhang fa parte del gruppo legato al vecchio Jiang Zemin, ex segretario del partito e ancora molto influente per la sua rete di potere. La nomina di Zhang potrebbe essere transitoria, anche se alcuni analisti pechinesi prevedono che questa mossa del Comitato centrale potrebbe rilanciare le sue aspirazioni a un posto che conta all’interno della Commissione permanente del Politburo.
Nato nel Liaoning, Zhang Dejiang è stato uno studente di lingua coreana a Yanbian, prefettura di frontiera del Jilin. È andato in Corea del Nord nel 1978 per studiare economia alla Kim Il-sung University di Pyongyang e si è laureato nel 1980.
Studiare economia in Corea non sembra un viatico esemplare per guidare la Cina di oggi e infatti il South China Morning Post, stamattina, ha sottolineato questo aspetto: “esattamente quanto Zhang abbia potuto imparare di economia moderna durante i suoi giorni in Corea del Nord non è chiaro, ma la conoscenza del coreano è nota per aver aiutato la sua carriera”.
Come? Nel marzo 1990, l’allora segretario del partito Jiang Zemin organizzò un viaggio in Corea del Nord, con un obiettivo molto chiaro: necessitava “il sostegno per una Cina isolata a livello internazionale”.
Zhang fu prescelto per accompagnare il leader, venendo poco dopo promosso a vice segretario di partito del Jilin. “In ottobre dello stesso anno, Zhang fu chiamato a Pechino per una riunione di alto profilo, con Jiang, che apertamente lo lodò per il suo lavoro chiedendogli di trasformare Yanbian in una “prefettura modello” per la nazione. La sua carriera politica ha iniziato a fare grandi progressi da allora”.
Divenuto segretario del partito del Jilin nel 1995 e segretario del partito dello Zhejiang nel 1998, la provincia ha visto importanti miglioramenti durante il suo mandato.
Si tratta, secondo la descrizione del South China Morning Post, di “un leader controverso che dopo aver assunto l’incarico nel Guangdong nel 2002 – una posizione che ha tenuto per cinque anni – è stato applaudito per aver guidato l’integrazione del Delta del fiume delle perle, salvo poi subire subito attacchi per la sua posizione intransigente nella repressione della libertà di stampa e delle proteste sociali”.
Molti osservatori hanno sottolineato come la sua posizione di guida nel Guangdong, all’epoca, fosse stata favorita dal vecchio Jiang Zemin: “i suoi detrattori lo dipingono come un ultra-conservatore la cui ascesa politica è più il risultato delle buone relazioni con i principali leader, piuttosto che frutto di risultati concreti. I detrattori lo ritengono responsabile dei disordini sociali e politici nel Guangdong e per la risposta inadeguata allo scoppio della Sars nel 2003”.
Il South China Morning Post stamattina ha riportato alcune reazioni alla nomina di Zhang. Il professore Guo Weiqing della Scuola di governo della Sun Yat-sen University ha riferito che “la necessità di stabilizzare Chongqing è di fondamentale importanza: anche se il modello Chongqing è controverso, è ragionevole aspettarsi che la stabilizzazione della municipalità sia la massima priorità di Zhang”.
Il professor Zhang Ming, anch’egli della Renmin University, ritiene che Zhang Dejiang sia all’altezza del compito, pur sottolineando i tanti misteri ancora legati alla lotta per la successione politica nel paese: “la sua nomina potrebbe essere solo transitoria, ma è difficile fare ipotesi sulla prossime mosse politiche”.
[Scritto per Lettera 43]