Il tratto di una ferrovia ad alta velocità a Wuhan è crollata venerdì scorso. Centinaia di operai lo stanno già riparando, ma l’alta velocità in Cina è oggetto di una serie di scandali, guasti e tangenti da oltre un anno.
Il tratto di una ferrovia ad alta velocità a Wuhan, in Hubei, è crollata venerdì scorso, secondo quanto riportato solo oggi lunedì 12 marzo – da Xinhua, l’agenzia di stampa governativa locale.
La sezione ferroviaria sarebbe crollata a causa delle forti piogge, prima della sua inaugurazione prevista per maggio, rendendo ancora una volta attuale il tema della sicurezza delle linee ad alta velocità in Cina.
Nonostante le disgrazie, gli scandali, gli arresti le autorità cinesi però continuano a sostenere i propri progetti: nuovi fondi, infatti, garantiranno la realizzazione dell’alta velocità prevista dall’ultimo piano quinquennale.
Secondo la nota rilasciata dalla Xinhua, centinaia di lavoratori sarebbero stati immediatamente inviati a riparare la ferrovia distrutta. Si tratta di un nuovo colpo alle infrastrutture ad alta velocità del Regno di Mezzo.
La scorsa estate infatti, lo scontro di due treni proiettile a Wenzhou, sud della Cina, aveva provocato la morte di 40 persone, tra cui una ragazza italiana di Napoli. Oltre 170 erano stati i feriti.
La scorsa settimana le autorità cinesi avevano anche annunciato il proseguimento dei progetti per l’alta velocità: “lo sviluppo dei progetti ferroviari chiave sarà garantita” aveva dichiarato ai media cinesi Wu Qiang, direttore della unità di trasporto del Ministero delle Ferrovie.
“Gli investimenti in ferrovie saranno di 500 miliardi di yuan (79,37 miliardi di dollari) quest’anno, e il denaro utilizzato per le ferrovie in costruzione è assicurato”, ha specificato Wu.
Nel 2011, 440 milioni di passeggeri hanno utilizzato le 18 linee ad alta velocità, quasi il doppio rispetto al 2010. Dato che il prossimo piano quinquennale si concentrerà sullo sviluppo di un’economia “verde”, in generale anche l’alta velocità secondo le parole del funzionario svilupperà “un’industria più rispettosa dell’ambiente e più efficiente”.
Il ministero starebbe anche sviluppando un nuovo sistema di ticketing online che dovrebbe essere operativo entro la Festa di Primavera nel mese di febbraio del prossimo anno.
Durante le vacanze per il capodanno cinese di quest’anno, infatti, il sistema di biglietti on line è stato per lungo tempo inaccessibile non riuscendo a far fronte alle domande dei cittadini.
Nel febbraio di un anno fa, l’ex ministro delle Ferrovie cinesi Liu Zhijun era stato scaricato dal partito a seguito di numerosi scandali legati fenomeni di corruzione che avevano finito per peggiorare l’immagine del ministero dei trasporti cinesi.
Nella rete è finito anche Liu Zhijun, il ministro: uscito senza contraccolpi dallo scandalo che aveva colpito il fratello nel 2006 – sospettato di essere il mandante di un omicidio per coprire attività illegali circa la vendita di biglietti dei treni proprio a Wuhan, luogo della nuova disavventura delle ferrovie cinesi – aveva avuto le prime avvisaglie durante la crisi dovuta all’emergenza neve, occorsa nel 2008.
Poi improvvisa era arrivata la caduta, per “gravi violazioni disciplinari”. Sostituito dal suo vice proprio nel periodo del capodanno cinese, il periodo più “caldo” per la rete ferroviaria cinese, Liu Zhijun è stato poi scaricato dal Partito, con l’accusa di avere intascato oltre 100 milioni di yuan di tangenti, oltre ad aver condotto una vita dissoluta e poco conforme all’austerità di un ruolo ministeriale (l’ex ministro è stato accusato di pagare ben 18 amanti).