Una recente ricerca afferma il giro d’affari dell’e-commerce online cinese supererà presto quello degli Usa, diventando il più grande al mondo. Lo scorso anno Taobao, la piattaforma online più conosciuta in Cina, ha raggiunto un volume di scambi onlinedi 56 miliardi di dollari.
Le vendite all’interno del mercato internet in Cina potrebbero presto superare quelle degli Stati Uniti, con più di duemila miliardi di yuan di transazioni entro il 2015, secondo quanto ha affermato un nuovo rapporto prodotto dal Boston Consulting Group (BCG).
L’ e-commerce in Cina è quasi quadruplicato arrivando a 476 miliardi di yuan nel 2010, rispetto ai 128 miliardi di yuan nel 2008, con il 23% per cento della popolazione urbana ormai abituata allo shopping online.
Secondo il report l’e-commerce crescerà dal 3,3 per cento quest’anno, arrivando ad una crescita del 7,4% nel 2015. “Lo shopping online in Cina vedrà una crescita esponenziale fino al 2015”, ha detto Waldemar Jap, esponente del BCG a Hong Kong.
“Circa 145 milioni di cinesi – secondo quanto ha riportato il South China Morning Post – hanno esperienza di acquisto su internet, rispetto ai 170 milioni negli Stati Uniti. Questo numero potrebbe diventare di 329 milioni in quattro anni: significa che circa 46 milioni di nuovi consumatori cinesi ogni anno, farà shopping online”.
La rapida crescita del settore ha beneficiato dal costo relativamente basso di spedizione oltre alla convenienza e disponibilità dei servizi internet. Il costo in Cina per inviare un pacco è di circa 1 dollaro, rispetto ai 6 dollari in America.
“I consumatori cinesi hanno ormai familiarità con lo shopping online grazie ad un livello relativamente elevato di comfort e alla loro capacità di adattamento”, ha detto Jap, che ha aggiunto: “crediamo che la spesa online della maggior parte di questi consumatori raddoppierà entro cinque anni”.
Il rapporto, basato su un sondaggio su 4mila consumatori in oltre 20 città della Cina, ha dimostrato che i clienti online spendono una media di 3100 yuan (circa 350 euro) ogni anno su Internet.
Più della metà sono considerati “consumatori di basso profilo” con una spesa media di 2000 yuan all’anno, mentre il 7 per cento è formato da quelli considerati “super-heavy spender” con una spesa media di più di 10mila yuan (oltre mille euro).
“Soddisfare i bisogni emotivi degli heavy spender sarà la chiave per il futuro del successo in Cina dell’e-commerce”, ha dichiarato Hubert Hsu, senior partner di BCG e co-autore del rapporto.
A differenza di altri paesi, infatti, l’accesso a Internet ha di gran lunga superato i migliori rivenditori fisici in Cina, facendo dei portali di shopping in rete un canale più efficace per raggiungere i consumatori rispetto alle catene dei negozi tradizionali.
Taobao.com, il portale commerciale più grande della Cina, ha raggiunto un volume di transazioni di 56 miliardi di dollari lo scorso anno e rappresenta quasi l’80% del totale dell’e-commerce locale.
Taobao ha addirittura un fatturato superiore alle tre migliori catene di negozi cinesi, i venditori di elettrodomestici Gome e Suning e il supermercato Auchan.
Il rapporto BCG prevede che la quota di mercato del business-to-consumer crescerà in modo significativo concentrandosi sui seguenti prodotti: fotocamere digitali, turismo e prodotti per la pelle.